Sciopero metalmeccanici del porto di Genova: Fiom "basta morti sul lavoro"

INFORTUNIO MORTALE SUL LAVORO PORTO DI GENOVA:
BONAZZI (FIOM) “OGGI E’ INIZIATA UNA VERTENZA SULLA SICUREZZA CHE NON SI FERMA SINCHE’ NON SARANNO RAGGIUNTI RISULTATI CONCRETI"

"Abbiamo incontrato i vertici della Prefettura per chiedere più sicurezza sul lavoro in un comparto come quello delle Riparazioni Navali che è un settore ad alto rischio e abbiamo ottenuto due risultati: un incontro per l’11 febbraio in Autorità Portuale e un incontro a fine mese nel quale la Prefettura coinvolgerà tutti i soggetti interessati dal tema sicurezza, quindi anche imprese ed enti” così Stefano Bonazzi Segretario Generale Fiom Cgil Genova al termine dell’incontro che si è svolto oggi in Prefettura al termine del corteo che ha attraversato la città. Lo sciopero di 8 ore dei metalmeccanici delle Riparazioni Navali del Porto di Genova e dell'intera giornata per i dipendenti di Ente Bacini, segue quello proclamato nella giornata di ieri a seguito dell’infortunio mortale nel quale è rimasto coinvolto un operaio metalmeccanico operante in una ditta in appalto “La vertenza che inizia oggi ha come obiettivo l’innalzamento del livello di sicurezza all’interno del comparto metalmeccanico del Porto di Genova e di estendere i protocolli sulla sicurezza che già oggi sono attivi nel resto del Porto anche ai metalmeccanici: non possono esserci lavoratori di serie A e di serie B – commenta ancora Bonazzi che conclude - entro fine mese, le parti sindacali, l'autorità portuale e le parti datoriali, quindi la rappresentanza di Confindustria delle riparazioni navali si riuniranno per discutere di questo aspetto concreto che può davvero essere l'elemento per alzare il livello di sicurezza di quell'area. Oggi non è uno sciopero estemporaneo, oggi è l'inizio di una lotta. La morte di Lorenzo è uno spartiacque e oggi comincia una vertenza sulla sicurezza nelle Riparazioni navali che indietro non torna”.

Fiom Cgil Genova