Prosciutto: Quale comprare? Crudo, Cotto e… Fregature da evitare! 🕵️‍♂️

Prosciutto crudo e prosciutto cotto: due capisaldi della cucina italiana 🇮🇹
Ma non tutto ciò che è rosa è oro… o meglio: è buono!

In questo video scopriamo come scegliere un prosciutto veramente di qualità, confrontando crudo e cotto, migliori marchi e come evitare prodotti mediocri o additivi indesiderati.

🥩 PROSCIUTTO CRUDO — Carne, sale e… tempo ⏳

Cosa guardare:

Stagionatura: minimo 16 mesi, meglio 20–24

DOP: Parma o San Daniele = garanzia di filiera

Aspetto: rosa uniforme, grasso bianco (non giallo!)

📌 Migliori Crudi

Fratelli Pelizziari Parma DOP — “Tre Fette” Gambero Rosso

Pedrazzoli — eccellenze biologiche e lunghe stagionature

Maletti 1867 — sapore pulito e profondo

Villani — equilibrio tra dolcezza e aromi

❌ Da evitare

Crudi generici senza DOP e con prezzi troppo bassi per essere veri

Etichette vaghe: “Prosciutto Crudo” senza origine o stagionatura

🍖 PROSCIUTTO COTTO — qui conta la categoria

La legge distingue:
1️⃣ Alta Qualità — la scelta migliore
2️⃣ Scelto — categoria intermedia
3️⃣ Base — polifosfati, più acqua che carne 😬

Segreto da pro:
👉 compra solo se c’è scritto “Prosciutto Cotto Alta Qualità”

📌 Migliori Cotti

Parmacotto Azzurro — Migliore del Test (Altroconsumo 69)

Rovagnati Gran Biscotto — top nei pre-affettati

Casa Modena Liberamente — miglior rapporto qualità/prezzo

Coop Alta Qualità / Esselunga Alta Qualità Citterio — ottimi risultati

⚠️ Da valutare con cautela

Negroni Stella — qualità media (61)

Eurospin La Bottega del Gusto — qualità media (58)

Tutti i prodotti con polifosfati in etichetta (E450, E451, E452)

🧠 Riepilogo rapido per non sbagliare

✔ Crudo → Parma o San Daniele DOP, 18–24 mesi
✔ Cotto → Alta Qualità (scritto chiaro in etichetta)
✔ No additivi, no prezzi “troppo bassi”, no etichette vaghe

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