Documentario Alzheimer: 7° Atto - Il Prof. Rabih Chattat parla dei Caffè Incontro

In questo video Rabih Chattat - Professore Associato di Psicologia Clinica all’Università di Bologna - spiega cosa sono i Caffè Alzheimer (a Reggio Emilia chiamati Caffè Incontro) e perché siano importanti come luoghi aperti e accoglienti in cui le persone con demenza e i loro caregiver, insieme a professionisti e volontari, possono costruire delle attività e avere l’opportunità di rimanere dentro alle relazioni sociali.

Un valore fondamentale del “Caffè” è l’offrire la possibilità alle persone di vivere bene con il problema che hanno: “non possiamo cambiare il decorso, non possiamo cambiare la direzione del viaggio, però possiamo fare in modo che il viaggio sia più o meno piacevole”.

Questo video è tratto dal docufilm "Al di là del Tempo, Oltre le Parole" di Giuditta Mora sull'esperienza dei sei Caffè Incontro in provincia di Reggio Emilia.

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L’attività di AIMA Reggio Emilia si è arricchita del progetto "Caffè Incontro" a partire dal 2008, in convenzione con i Servizi Sociali dei Comuni del Distretto Socio-sanitario di Reggio Emilia, ispirandosi alla positiva esperienza europea dei cosiddetti "Caffè Alzheimer".

Il progetto noto come “Alzheimer Café” o “Caffè Alzheimer” nacque nel 1997 a Leida nei Paesi Bassi da un’idea dello psico-geriatra Bère Miesen, il quale si era reso conto che per le persone con Alzheimer le cure sanitarie erano insufficienti e che era necessario investire di più nelle terapie psico-sociali. Il progetto si è diffuso rapidamente in altre città europee come Londra, Vienna, Parigi e, in Italia, sono ormai più di cento i Caffè diffusi sul territorio nazionale.

Attualmente AIMA Reggio Emilia gestisce sei "Caffè Incontro" in convenzione con l’Ufficio di Piano del Distretto di Reggio Emilia, il Servizio Sociale Integrato dell’Unione Comuni Pianura Reggiana e il Nuovo Ufficio di Piano Unione Comuni Bassa Reggiana, in collaborazione con l’Azienda USL di Reggio Emilia.

COSA SI FA IN CONCRETO? Le persone con demenza sono seguite da operatori esperti e volontari che le coinvolgono in svariate attività che vanno dalla ginnastica alla stimolazione cognitiva, al canto, al ballo, alla cucina, ecc. I familiari e gli assistenti (caregiver) possono confrontarsi tra di loro in momenti di gruppo con la guida di una psicologa oppure attraverso momenti di formazione e informazione con la presenza di un medico specialista della malattia, proposti in base alle loro necessità.

Per info e contatti: https://www.aimareggioemilia.it/proge...