MORGAN, lettera per SALMO che mi ha chiesto di fargli avere

Stanotte ho letto un lungo messaggio che Morgan mi aveva inviato mentre stavo guidando. Era una lunga lettera diretta a Salmo, non solo per ringraziarlo di averlo difeso nella vicenda recente che lo ha massacrato dopo il concerto di Selinunte, ma un’analisi su quello che Salmo ha indicato come un problema: alla gente non frega più nulla della musica. Questo grazie a un sistema di vari organi collusi tra loro: case discografiche, giornalisti, TV, radio, Spotify, etc. La musica non viene più raccontata, neppure nella manifestazione più popolare che è il Festival di Sanremo. In TV si vedono solo i soliti cantanti. E anche quando si parla di loro, la musica non c’entra. Chi racconta le canzoni del gruppo italiano che ha più successo al mondo? Dei Maneskin si parla solo delle tettine al vento di Vittoria e del culo nudo di Damiano. Di Elodie si esalta il bel corpo. Arisa interessa solo quando, nuda, fa una proposta di matrimonio generica. E la musica?
Ecco quindi quello che ha detto SALMO:

Salmo difende Morgan: «La gente gode del disagio dell’artista. A nessuno frega della musica»
«Le persone ordinarie credono che gli artisti siano normali. Ordinati e composti nei propri scaffali, responsabili di dover dare il buon esempio ad una generazione figlia di genitori inadempienti. Nessuno divide la persona dal personaggio. Godono del disagio dell’artista, annoiati dall’arte sperano di veder cadere nel baratro gli artisti famosi ai quali il successo non mai è perdonabile».
«Ogni tanto viene fuori un gossip da concerto. “X ha preso una bottiglia in testa”. ”Y piscia sulle casse “. ”Morgan insulta il pubblico”. “Gigi cade dal palco” ecc ...Siamo tutti maledettamente distratti da ciò che dovrebbe interessarci veramente: la musica . A nessuno frega un c...o della musica (almeno che non sia un dissing) volete solo essere intrattenuti in questo spettacolino fatto di gossip, clickbite, pagine meme»
«Grazie a internet possiamo essere uniti e cancellare persone e personaggi. Uniti siamo in grado di fare cose incredibili ma, caso strano, utilizziamo questo potere solo per fare del male! Moderno individualismo di sto c...o, ognuno richiede il diritto per subordinarsi ai propri interessi e l’erba del vicino è sempre una merda»

E la risposta di MORGAN:

Si, caro Salmo hai detto delle cose vere e, anche se sei stato gentilmente generico, io mi identifico completamente in quello che tu hai detto e ti rispondo non solo per ringraziarti ma per chiederti se credi che si possa fare qualcosa di concreto per cambiare le cose, perché la realtà di questo paese schiaccia le cose belle e le idee interessanti. In pratica è totalmente nemica dell’arte e quindi dell’artista. In questo momento che ho 50 anni, sono nel pieno della mia maturità creativa, sono in quel momento della vita delle persone in cui non ho perso l’entusiasmo l’energia, in pratica il sogno, e perciò l’inventiva. Però ho alle spalle esperienza e gavetta, conoscenza e anche un po’ di saggezza. Potrei essere magnificato e realizzare delle cose stupende, e ti sto parlando della musica non delle cazzate, non del trash o delle canzonette. Ti parlo della musica, quella vera, dei testi, quelli veri, del suonare gli strumenti, ma veramente, del saper fare concerti, del saper realizzare figate in studio, originali e fresche, che non scimmiottano nulla e che sono semplicemente musica.
Ma non lo posso fare. Non me lo permettono. Come tu hai detto giustamente non gliene sbatte un cazzo, perché sono ignoranti, perché sono superficiali, perché sono arretrati e dozzinali. E perché si cagano addosso per la loro ombra.
Non è tanto il pubblico che è così, il pubblico, poveretto, si pappa quel che gli passa il convento, ma sono i dirigenti che fanno schifo, sono i giornalisti che sono ignoranti e parlano di me senza sapere la mia storia e così non la raccontano e non la fanno esistere. A loro basta sparare le minchiate sulle gaffe o sui problemi di una persona e sono a posto. A loro non interessa la musica. E della mia musica non sanno un cazzo e non si chiedono neanche perché io sono arrivato lì dove sono arrivato. Perché ho vinto tutti i talent che ho fatto, perché i ragazzi che ho tirato su sono i numeri uno in classifica e vincono Sanremo, tutti. Loro non si chiedono perché Battiato voleva suonare con me e mi voleva in studio con lui. Non si chiedono perché Panella ha scritto i testi per me. Non si chiedono un cazzo. Perché presento il premio Tenco, che è la culla della canzone italiana. Perché quando sto con lo strumento in mano...etc etc
Ecco perché mi sei simpatico e ho trovato soprattutto nel tuo coraggio una forma di nobiltà, perché tutto quello che hai detto lo hai detto per me e non per un altro, e stante la mia figura e tutto quello che ti ho scritto anche qua, beh, la tua azione diventa ancora più eroica.
Ora vediamo se sia io che te riusciremo a trasformare in azioni concrete le nostre belle e sane visioni, magari anche prima o poi assieme. Buona lotta amico.