Uccise il vicino che gli demoliva la casa con la ruspa: assolto. Mugnai: "E' emersa la verità"
Автор: ArezzoTV
Загружено: 2025-12-05
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“In aula è emersa la verità. Quando hai tempo per pensare, magari cerchi un'altra soluzione, ma se ti vedi cadere addosso pezzi di muro, non c'è da pensare tanto. Ho dovuto prendere quella decisione lì”. Si sentiva in pericolo di vita, per sé e per i suoi familiari, lo ha ribadito anche oggi Sandro Mugnai all'uscita dell'aula della Corte d'Assise di Arezzo, dove è stata appena pronunciata la sentenza di primo grado. “Assolto perché il fatto non costituisce reato, perché ha agito in stato di legittima difesa”. Una sentenza che forse nemmeno l'artigiano aretino si aspettava e che è stata accolta tra le lacrime di tutti, presenti i suoi familiari.
I fatti avvennero il 5 gennaio 2023 a San Polo, frazione di Arezzo. Gezim Dodoli, vicino di casa di Mugnai, stava colpendo l'abitazione dell'artigiano con la benna di una ruspa. L’assalto fu per Mugnai, come ha sempre sostenuto lui stesso, una minaccia improvvisa che metteva a rischio la sua incolumità e quella dei familiari radunati all’interno dell’abitazione per la cena. Reagì con la carabina da caccia al cinghiale, regolarmente detenuta ed esplose alcuni colpi. Dodoli morì nella cabina di guida del mezzo meccanico. Oggi l'assoluzione.
Soddisfatti gli avvocati della difesa, Piero Melani Graverini e Marzia Lelli, che hanno sempre sostenuto che Mugnai aveva agito per legittima difesa. Il Pm Laura Taddei aveva chiesto 4 anni per eccesso di legittima difesa.
“E' una cosa nella quale speravamo, è stato un lavoro di equipe – ha detto l'avvocato Piero Melani Graverini – secondo noi è un processo che non doveva nemmeno nascere”. “Sono stati tre anni lunghissimi e finiti come era giusto che finissero – ha detto l'avvocato Marzia Lelli – è stata dura, durissima per tutta la famiglia Mugnai. Sono felice, conosco la famiglia e conosco Mugnai. E' una vittoria della giustizia”. Oggi Mugnai festeggia l'assoluzione, ma il pensiero a quella vita che non c'è più rimane. “Certo, l'ho sempre detto – afferma Mugnai – rimarrà tutta la vita, dovrò trovare il modo di conviverci”. L'ultimo pensiero di Mugnai è per i familiari della vittima. “Il pensiero c'è sempre – afferma lasciando il palazzo di giustizia - mi dispiace molto anche per loro”.
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