“4 Million Visitors Can’t Be Wrong: Pompeii Through Photos”
Автор: Cristiano Cusma 🎬
Загружено: 2025-08-03
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Le origini e il periodo osco, greco ed etrusco
Le prime testimonianze di vita, seppur scarse, nel territorio di Pompei, il cui nome deriva o dal greco pémpo o pompé, oppure dall'osco pompe[2], risalgono alla fine del IX secolo a.C., quando il popolo degli Opici, seppur in forma ancora non stanziale[3], occupa il territorio in posizione strategica su un pianoro dall'altezza di quasi trenta metri, formatosi in seguito a una colata lavica del Vesuvio[4], dalle pareti scoscese a picco sul mare, con veduta su tutto il golfo di Napoli e nei pressi della foce del fiume Sarno, ottima riserva di acqua, vista la mancanza di sorgenti in zona.
I primi insediamenti stabili risalgono invece intorno all'VIII secolo a.C., per opera degli Osci[3]: questi fondano cinque villaggi nella zona, i quali, intorno al VI secolo a.C., si riuniscono in un solo agglomerato, cinto di mura e a controllo di un importante asse viario[6]; iniziano anche i primi scambi commerciali via mare, con la costruzione di un piccolo porto situato nei pressi della foce del fiume[7]. L'abitato osco è da riconoscersi nelle regioni VII e VIII degli scavi di Pompei[8]: questo è stato definibile grazie agli studi stratigrafici effettuati al di sotto delle costruzioni di epoca sannitica e romana[8], durante i quali sono stati ritrovati frammenti di ceramica per lo più appartenenti a necropoli con tombe di tipo a fossa
Il Tempio di Apollo, edificato nel periodo etrusco
Con l'arrivo dei Greci in Campania, che fondano la colonia di Pithecusa sull'isola d'Ischia, tra il 780 e il 770 a.C., e quella di Cuma, intorno al 740 a.C.[3], anche Pompei, pur non venendo mai conquistata militarmente, entra nell'orbita del popolo ellenico; la costruzione più importante di questo periodo è quella del Tempio Dorico: questo non viene edificato nei pressi del centro, ma in posizione più isolata, in quello che poi diventerà il Foro Triangolare, poiché l'intenzione dei Greci non è quella di stabilirsi definitivamente a Pompei, ma semplicemente controllare le strade e il porto[7]; nello stesso periodo inoltre viene introdotto il culto di Apollo[9]. Nel 524 a.C., nella Pianura Campana, si assiste all'arrivo degli Etruschi, che fondano Capua[10]: questi alla ricerca di un collegamento con l'entroterra si stanziano anche nella zona di Pompei, trovando nel fiume Sarno la via di comunicazione tra il mare e l'interno[11]; come per i Greci, anche gli Etruschi non conquistano militarmente la città, ma si limitano semplicemente a controllarla: in questo periodo infatti Pompei gode di una sorta di autonomia. Sotto gli Etruschi viene costruito un primitivo foro, che risulta comunque essere una semplice piazza adibita a mercato, viene edificato il tempio di Apollo, nel quale sono ritrovati anche frammenti di ceramica di bucchero[3], diverse case vengono dotate del cosiddetto atrio tuscanico, tipico di questo popolo, e vengono fortificate le mura.
Dal 474 a.C., momento della sconfitta degli Etruschi da parte dei Cumani[12], al 424 a.C. Pompei torna nuovamente sotto l'influsso dei Greci[4]: viene restaurato il tempio di Apollo e il tempio di Giove, sono rinforzate le mura nel tratto compreso tra porta Ercolano e porta Vesuvio e viene fondato un nuovo nucleo abitativo, riconosciuto nella regione VI[13]; su quest'ultimo punto gli archeologi hanno espresso pareri discordanti: alcuni sostenevano che l'aspetto della città fosse rimasto immutato fino all'arrivo dei Sanniti, mentre grazie agli studi stratigrafici condotti da Amedeo Maiuri, si è venuti a conoscenza che il quartiere era protetto da mura greche ed era inoltre poco probabile che i Sanniti fossero riusciti a sviluppare un così elevato piano urbanistico, caratterizzato da una rete di strade perfettamente ordinate
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