Fast fashion, inquinamento e sfruttamento della moda usa e getta
Автор: TeleAmbiente
Загружено: 2024-10-15
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Dove finiscono i nostri abiti usati? In Ghana. Dal 2023 è la discarica di vestiti più grande al mondo: ne arrivano 15 milioni ogni settimana. La causa principale? Il fast fashion, la moda veloce, e in questo speciale vi spieghiamo perché.
Il fast fashion è la moda ultraveloce che negli ultimi decenni ha rivoluzionato il modo in cui ci vestiamo. Capi a prezzi stracciati, collezioni che si rinnovano a una velocità impressionante e un modello di business basato sull’acquisto compulsivo.
Come ci vestiamo, quali abiti compriamo e quali marchi preferiamo può fare la differenza. “La rivoluzione comincia dal tuo armadio – Tutto quello che c’è da sapere sulla moda sostenibile”, è il libro di Luisa Ciuni, giornalista e scrittrice, e Marina Spadafora, stilista e coordinatrice di Fashion Revolution Italia @FashionRevolutionGlobal. Le loro voci si intrecciano per raccontare l’avvento del fast fashion e le conseguenze della moda low cost, la bulimia dei consumi e le conseguenze dello spreco, cosa fare per garantire una filiera produttiva, sostenibile e rispettosa dei lavoratori.
L’attenzione dei media sull’etica nella moda è stata catalizzata da uno degli incidenti più gravi nella storia dell’industria tessile: il crollo dell’edificio Rana Plaza in Bangladesh a Dacca nel 2013. In quell’incidente tragico, oltre 1000 lavoratori persero la vita e più di 2500 rimasero feriti.
La Campagna Abiti Puliti @campagnaabitipuliti8302 fondata negli anni ’90, è la più grande alleanza del settore abbigliamento di sindacati e di organizzazioni non governative. Le loro campagne si focalizzano sul miglioramento delle condizioni lavorative nel settore dell'abbigliamento. A 11 anni dalla peggiore tragedia del Rana Plaza, le fabbriche sono davvero più sicure? A spiegarcelo Deborah Lucchetti, coordinatrice nazionale Campagna Abiti Puliti.
Si può essere slow anche nel modo di vestire. Parte da questo obiettivo Slow Fiber @SlowFoodItalia una risposta al fast fashion un’iniziativa che unisce Slow Food Italia e 30 aziende tessili italiane in un impegno comune per una moda più etica e sostenibile. A raccontarcela il fondatore Dario Casalini.
Servizio di Mariaelena Leggieri.
#fastfashion #moda
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