Gaza Preghiera nel Vento di rosario di nota

di rosario di nota

Gaza, terra di fumo e di mare,
dove il cielo si piega e non illumina,
dove la sabbia custodisce più tombe che giochi,
e i bambini imparano a scrivere i loro sogni
sulle pareti spezzate delle case.
C’è un vento che porta grida lontane,
si intreccia alle sirene,
si mescola al pianto delle madri
che cercano tra le macerie il volto dei figli.
Ogni pietra diventa un altare,
ogni brandello un frammento di storia,
ogni goccia di lacrima
un oceano che nessuno vuole guardare.
Nella notte senza stelle
gli aquiloni spezzati restano sospesi,
come anime che non hanno trovato riposo.
Il mare, antico confidente,
porta con sé la voce dei morti,
e le onde sembrano recitare litanie
che nessun uomo osa interrompere.
Eppure, sotto le rovine,
c’è un cuore che pulsa ancora,
una mano che trema ma non cede,
un bambino che disegna un sole
con un pezzo di carbone raccolto tra i detriti.
Là, dove la vita sembra fuggita,
la vita sussurra ancora.
Signore del tempo e del respiro,
accogli questo grido che sale dalle rovine,
questo popolo inchiodato al dolore
che pure cerca di cantare.
Raccogli tu i nomi sussurrati tra le pietre,
custodisci tu i volti che nessuno ha potuto salutare.
Che la cenere diventi seme,
che il sangue diventi fonte,
che il dolore diventi memoria
e la memoria diventi pace.
E quando il mondo è in silenzio,
quando gli uomini si voltano,
fa’ che il tuo Spirito resti,
come una colomba ostinata,
a vegliare su Gaza,
a portare un’alba che nessuno ancora osa sognare.
E cosi’ sia.