L'intrecciatore

Antonino Russo, nato il 25 luglio 1955 a Villafranca Sicula, in Sicilia, rappresenta un legame vivente con le tradizioni artigianali siciliane. Fin dalla più tenera età, Antonino ha dedicato la sua vita al lavoro nei campi e all'antica arte dell'intreccio delle fibre vegetali.
Utilizza materiali naturali come la palma nana (giummara), la canna e i polloni (scattatizzi) di alberi per creare autentici capolavori di artigianato: borse (coffi, cuffiteddi, zimmila), panieri (panara, carteddi, cufina), cesti e scope di ogni dimensione, ventagli (muscalora), zerbini (stuiapedi), silos con canne intrecciate (cannizzi, essiccatoi).
Questi oggetti erano essenziali nella vita quotidiana della popolazione siciliana, prima dell'avvento della plastica nel 1964.
Il suo mestiere richiede abilità, pazienza e una profonda conoscenza delle fibre naturali locali. Ogni intreccio racconta una storia di tradizione, sostenibilità e sapienza tramandata attraverso le generazioni. Antonino non solo preserva un patrimonio culturale, ma ne è anche un custode, incarnando l'autenticità e la resilienza della Sicilia rurale.