Visita pastorale a Castel San Pietro
Автор: 12Porte
Загружено: 2025-12-04
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12PORTE - 4 dicembre 2025: “Artigiani di speranza”: questo il filo conduttore della visita pastorale del Cardinale Arcivescovo alla zona pastorale Castel San Pietro - Gastel Guelfo che si è tenuta dal 27 al 30 novembre. Il territorio al confine orientale della diocesi che con il Sillaro segna anche lo spartiacque tra Emilia e Romagna.
Il paesaggio si distende tra campi coltivati, filari ordinati, corsi d’acqua minori e un reticolo di strade antiche e più recenti che collegano antichi borghi fortificati a moderni insediamenti residenziali e produttivi.
Castel Guelfo nasce come borgo fortificato nel Medioevo, fondato nel XIII secolo come presidio di confine prima dei domini bolognesi e poi delle famiglie signorili della zona. Il suo impianto urbano conserva ancora oggi la chiara impronta castrense: una pianta regolare, le tracce della cinta muraria, la corte centrale attorno alla quale si organizzano le attività civili e religiose. Il paese si è poi espanso in epoca contemporanea con quartieri residenziali e aree artigianali, pur mantenendo il carattere raccolto di una piccola comunità rurale.
Più complessa e stratificata la storia di Castel San Pietro Terme. Fondato nel X secolo come borgo fortificato della guelfa Bologna verso la ghibellina Imola, acquisì presto importanza lungo la via Emilia. Nei secoli moderni divenne noto per le sue acque termali, scoperte nel Cinquecento e valorizzate nell’Ottocento, che ancora oggi costituiscono un elemento distintivo del territorio. L’espansione del ‘900 ha portato allo sviluppo di nuovi quartieri, aree produttive e infrastrutture di collegamento. Accanto ai due capoluoghi una serie di frazioni più o meno consistenti a livello abitativo, lambendo anche i comuni di Casalfiumanese e Monterenzio in direzione Appennino.
La visita del Cardinale è iniziata in piena campagna, al Santuario della Madonna di Poggio Piccolo, oasi spirituale di richiamo per tutto il territorio, al confine tra i due comuni principali.
La popolazione è cresciuta negli ultimi decenni, soprattutto grazie alla presenza di un tessuto produttivo capace di attrarre nuovi abitanti. Si tratta di un mix equilibrato di famiglie storiche radicate nel territorio e nuovi residenti provenienti da altre parti d’Italia dall’Europa dell’Est, dall’Africa settentrionale e subsahariana, dall’Asia e dall’America Latina. Queste presenze hanno portato nuove competenze, lingue e tradizioni - anche religiose -, dando vita a un tessuto sociale dinamico e plurale.
L’economia del territorio unisce agricoltura, industria e servizi. A Castel Guelfo si è sviluppato anche un grande polo commerciale, mentre Castel San Pietro valorizza il turismo termale, l’accoglienza e gli eventi culturali.
Una forte coesione sociale caratterizza il territorio, alimentata da associazioni culturali, sportive, di volontariato e da una rete di servizi pubblici e privati ben sviluppata. Le parrocchie, le scuole statali e paritarie, le biblioteche, i centri giovanili e i poli sociali svolgono un ruolo fondamentale nell’integrazione e nel sostegno alle famiglie.
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