ANTONIA BYATT (1936-) – “Possessione” 1990
Автор: Fondazione Carisbo
Загружено: 2023-06-07
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Quarta lezione della XI Edizione del corso di Pedagogia della Lettura a cura del Prof. Antonio Faeti, “Il pigiama del moralista”: 25 scrittrici nell’Isola non trovata (14 novembre 2017).
L’incredibile collocazione letteraria di Antonia Byatt impressionò i lettori italiani di “Possessione” che davvero, pur subendone interamente il fascino, davvero non sapevano “come leggerla”. Le succinte note biografiche alludevano alla sua professione e alla sua formazione: docente di storia dell’arte, interprete raffinato e controcorrente di tutti gli “ismi” scaturiti dall’Ottocento e dal Novecento, era tuttavia capace di immergersi nelle storie della letteratura con un’alchemica vocazione a sviscerare ogni poetica, al punto da venerare Dante con una minuziosa “possessione” che rimanda a Benvenuto da Imola, ma anche ai “provenzali” da lei studiati con adesione commovente. Legata a Proust da intensa partecipazione, sapeva però guardare alla Londra del “caso Profumo” come se fosse stata per anni un’allieva di Zola. Ma anche da questa variopinta cornice sapeva uscire: al fiabesco, per esempio, guardava con l’accorto e partecipe disincanto di chi stringe Propp e Freud nello stesso laboratorio di decifrazione. E, per altro, i suoi molteplici paesaggi erano proprio quelli di chi ama “l’anima romantica e il sogno”. Così anche i suoi lettori italiani divennero presto dei complici: si entra nella sua babelica biblioteca con il gusto dell’azzardo, si è “ipocriti lettori” anche quando si individuano i filamenti di una terribile ragnatela-trappola, si gode della confidenza con cui conversa con la Storia. E non si vuole certo liberarsi dalla possessione magica di cui detiene il segreto. Anzi…
BIBLIOGRAFIA E ALTRI RIFERIMENTI
ANTONIA BYATT in edizione Einaudi:
“Possessione. Una storia romantica”.
“Il libro dei bambini”.
“Zucchero, ghiaccio, vetro filato”.
“Il genio nell’occhio dell’usignolo”.
“Angeli e insetti”.
“La cosa della foresta”.
“La torre di Babele”.
“Natura morta”.
“Una donna che fischia”.
“Le storie di Matisse”.
“Tre storie fantastiche”.
“La vergine del giardino”.
“Ragnarök. La fine degli Dei”
“Il fiato dei draghi e altre favole”, edizione Il Melangolo.
MARY DOUGLAS, “Questioni di gusto”, Il Mulino, 1996.
Il film: “Morgan matto da legare di KAREL REISZ, Inghilterra, 1966.
CARLO IZZO, “Poesia inglese contemporanea da Thomas Hardy agli apocalittici”, Guanda.
“Giovani poeti inglesi contemporanei” nella traduzione di RENATO OLIVA, Einaudi, 1976.
PIETRO CITATI, “Il velo nero”, Rizzoli, 1979.
HANS SEDLMAYR:
“La rivoluzione nell’arte moderna”, Garzanti, 1955.
“Perdita del centro”, Borla, 2011.
Immagini di CATHERINE BRIGHTON.
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