Ligasi Abbraccio Circolare - Vincitore provincia di Brindisi Sentinelle di pace di Don Tonino Bello

Vincitore per la SEZIONE 3: Produzione multimediale - video e cortometraggi alla II edizione del Concorso “Don Tonino Bello profeta ed educatore” sul tema della Pace, promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia e la Regione Puglia - Assessorato alla formazione e lavoro, Politiche per il lavoro, Diritto allo studio, Scuola, Università, Formazione, Professionale – con la collaborazione dell’IISS “Mons. A Bello di Molfetta.

Il progetto, con l’obiettivo di divulgare l’impegno educativo di Don Tonino Bello a favore dei temi della pace, della giustizia, dell’inclusione, dell’Intercultura, ha permesso agli studenti dell'IISS Marzolla Leo Simone Durano di Brindisi, di vivere la pratica dell’accoglienza attraverso azioni didattico/pedagogiche volte a sviluppare il senso profondo della parola PACE, ovvero interviste libere sul significato della parola accoglienza, incontro/scambio tra studenti e alcuni rappresentanti della Comunità Africana di Brindisi, riprese fotografiche, audio e video, realizzate durante le attività di laboratorio sull’approfondimento del tema in oggetto, sviluppando così, una LIGASI SOCIALE. Ma cos’è una LIGASI?

In biochimica una LIGASI è un enzima che catalizza la formazione del legame tra due molecole in modo da formarne una nuova a partire dalle prime due. L’etimologia della parola è ligāre = legare, ed è la stessa della parola ACCOGLIENZA = colligere, da cum lègere cioè legare insieme. Ma anche la parola PACE dal sanscrito paç/pak/pag ha in comune con le precedenti lo stesso significato e quindi l’azione di unire e legare. Un’azione che implica la vicinanza, un movimento verso di sé, quale può essere quello di un abbraccio circolare, cioè una tipologia di abbraccio che include l’altro, lo accetta, lo approva ovvero, lo ascolta. Circolare, dall’unione delle braccia che naturalmente creano un cerchio durante l’atto dell’abbraccio.
Un ascolto che fra i cinque sensi, ci mette in relazione profonda con l’altro, ancor più della vista che facilmente ci distrae o ci predispone al pregiudizio. ACCOGLIERE significa quindi accorciare le distanze, mettere a proprio agio, dare pari dignità e riconoscere i propri diritti a chi ti sta davanti, significa cioè porsi in atteggiamento empatico, entrare in una relazione fraterna. L'ACCOGLIENZA è un'apertura: ciò che viene raccolto o ricevuto viene fatto entrare, in una casa, in un gruppo, in sé stessi. Chi accoglie rende partecipe di qualcosa di proprio, si offre, si spalanca verso l’altro ascoltandolo; e anche se l'accoglienza di un vecchio amico può sembrare naturale rispetto all'accoglienza del conoscente africano o del compagno di banco diverso da noi o di un animale abbandonato, rimangono il medesimo fenomeno, diversi solo perché differenti sono i soggetti, i modus vivendi, il loro modo di aprirsi e di fare entrare.