La Via dell’Ascolto e della Cedevolezza - Giuseppe Delang Paterniti - Convegno Nazionale FISTQ 2025

Conferenza: La Via dell’Ascolto e della Cedevolezza: risolvere la conflittualità mediante l’autocoltivazione e le pratiche psicocorporee della tradizione cinese.

Relatore: Giuseppe Delang Paterniti.

Tipologia d’intervento: teorico/pratico.

Convegno Nazionale FISTQ (Federazione Italiana Scuole Tuina e Qigong),
27/28 Settembre 2025, Palazzo della Gran Guardia, Piazza Bra, VERONA.

ABSTRACT:

Secondo la Tradizione Cinese (Taoista e Buddhista in primis), il conflitto, sia nella sua dimensione interiore, ovvero sul piano psicologico/emotivo, sia in quella esteriore, cioè sul piano relazionale, affonda le sue radici nell’ignoranza.

Questa ignoranza è attinente ai Princìpi Universali del Dào (道), in particolare alla mancata comprensione delle dinamiche Yīn-Yáng (阴阳) e delle Cinque Trasformazioni (Wǔ Xíng 五行), nonché all’oblio della propria Vera Natura (Zhēn Xìng 真性).

Tale Natura Autentica, che corrisponde al nostro Essere puro e incontaminato, non conosce dissidi di sorta in quanto trascende ogni dicotomia e divisione.

Soltanto un serio lavoro di autocoltivazione (Zìwǒ Xiūliàn 自我修炼), rivolto alla purificazione della coscienza e alla scoperta della propria identità essenziale, potrà risolvere definitivamente ogni forma di scontro e di lacerazione.

Un percorso di questo tipo porterà, infatti, al disvelarsi dell’Uno nel molteplice, al riconoscimento della vita come armonia di contrasti e alla comprensione di se stessi come “luogo simbolico” dove ogni conflitto è già da sempre "superato".

L’intervento previsto per il Convegno, che si articolerà in una parte teorica e in una parte pratica, mirerà a fornire una serie di stimoli utili per poter cominciare a scardinare i fattori che impediscono la realizzazione dell’armonia interna ed esterna.

La teoria ci darà alcuni spunti per cominciare a preparare il campo, ovvero se stessi, ad una coltivazione interiore (Nèi Yè 內業) proficua e risanante. La pratica, che avverrà attraverso un approccio corporeo, ci avvierà verso una comprensione esperienziale relativa ai fattori disarmonici e ai princìpi riconcilianti.

In particolare, si eserciteranno l’ascolto (Tīng Jìn 听劲) e il sentire, l’altro/a e se stessi, e si prenderà consapevolezza della forza che non si oppone (Lǚ Jìn 捋劲), ma che accoglie (Jiē Shòu 接受) e trasforma (Huà 化).

Tīng Jìn, nello specifico, verrà preso in esame attraverso i suoi quattro aspetti fondamentali che possono essere così definiti:

• Lián (连), l'arte di essere con l'altro/a;
• Suí (随), la capacità di fluire con l'altro/a;
• Zhān (粘) e Nián (黏), l’abilità di essere tutt'uno con l'altro/a nella dinamicità della relazione.

Partendo dal presupposto che “io sono perché tu sei” e “non c’è un io senza un tu” si farà, pertanto, una prima esperienza di tali fondamenti.

Lo scopo è quello di dimostrare che, grazie ad un corretto orientamento e all’esercizio della “Spinta con le Mani” (Tuī shǒu 推手), è possibile superare i limiti dell'apparente dualità (che genera conflitto e divisione) per intravedere l'Unità che "rilega" e attraversa le parti.

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