Quale destino per i PECCATORI? Chi vive nel peccato andrà all'inferno? (347)

Grazie di cuore don Stefano per il bel percorso che ci hai fatto fare in questi video sulla misericordia del Padre.
La mia domanda, che mi sono posto già da un po' di tempo è questa (viste anche i commenti a questo video) : nel mondo di oggi che è ampiamente scristianizzato molti nostri amici, parenti, colleghi, familiari si sono allontanati dalla Chiesa e vivono in varie situazioni per cui si trovano in peccato mortale, come talora potremmo trovarci anche noi, anche se in seguito ci accostassimo naturalmente alla confessione. Ora la maggioranza di loro non credo che mai nella vita si convertiranno neanche in punto di morte perché non gli interessa di Cristo e della Chiesa per come li hanno conosciuto, e quindi saranno per forza dannati? Cioè io capisco che certe azioni sono peccati gravi (poi a me sembra che noi cristiani diamo, più peso ai peccati sessuali che a tanti altri molto peggiori) ma esse portano alla lontananza perenne dal Padre dopo la morte, senza se e senza ma? Oppure se no che senso ha fare un catechismo che elenca tutti i peccati come se fosse un manuale delle giovani marmotte?
Non è che tanta gente si allontana per un troppo legalismo? E d'altronde non si può soprassedere sulla dottrina morale. Forse si potrebbe essere meno sessuofobi od omofobi o altre cose del genere, questo si... Tutti pecchiamo e facciamo peccati mortali, magari manco ce ne accorgiamo.
In un commento a uno di questi video, qualcuno diceva che non sapevo se fosse stato capace di perdonare ad un altro l'uccisione del, proprio figlio. Personalmente, se mi guardo onestamente, credo che come maschio bianco occidentale di cose e di figli che muoiono o sono schiavi perché noi possiamo continuare a mantenere il nostro sacrosanto tenore di vita ce ne sono eccome, ecco un bel PECCATO MORTALE di cui non ci rendiamo conto.

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