Grand Nomenon - 3488 mt - Via normale da Sylvenoire (Cogne - AO) 4K
Автор: Fabio Mochettaz
Загружено: 2025-06-29
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La montagna regina degli sfasciumi, oserei dire una delle più pericolose che abbia mai scalato per pericoli oggettivi. La cattiva qualità della roccia e la precarietà degli appigli (anche quelli grossi) è spaventosa. Però che montagna stupenda! Posta proprio di fronte alla meravigliosa Grivola e grazie alla sua posizione centrale nella Valle d'Aosta gode di un panorama eccezionale.
Si parte dal piccolo villaggio di Sylvenoire e si lascia l'auto in uno spiazzo dove finisce la strada asfaltata. Dal parcheggio si inizia subito a salire in direzione del Bivacco Gontier (che è privato, ma se chiamate vi danno le chiavi - info nel video). Con un lungo traverso e qualche sali e scendi si raggiunge un grosso alpeggio e ci si ricongiunge con il sentiero che sale da Vieyes. E' qui che parte la vera e propria salita; con poco sviluppo il sentiero sale ripido nel bellissimo bosco e non molla mai fino a raggiungere il villaggetto dove è posto il Bivacco Gontier. Il luogo è idilliaco: poco frequentato, attraversato da verdi prati e torrenti con la bastionata del Trajo, la Grivola e il Grand Nomenon a chiuderne l'anfiteatro.
Poco dopo il villaggio il sentiero finisce ma la strada da seguire è logica: si traversa infatti salendo in diagonale verso il colle di Charbonnière, passando proprio sotto la parete nord del Nomenon. Il caldo è già esploso ma la neve presente è ancora tanta e purtroppo non vi è nemmeno un accenno di rigelo, è tutto marco così come la roccia che troveremo durante la scalata.
Noi abbiamo deciso di non raggiungere il colle (vera via normale), ma di salire alternando neve, sfasciumi e qualche breve tratto di arrampicata più verso il centro della parete. Capendo poi che è meglio riportarsi in cresta tagliamo a destra (comunque dove siamo saliti noi vi era qualche sporadico ometto segno che evidentemente qualcuno da lì ci è passato). Dalla cresta inizia la parte prettamente alpinistica della gita, che noi abbiamo deciso di affrontare in giornata. Facendo attenzione a qualsiasi cosa si tocchi ed evitando il più possibile la neve marcia ci si fa strada in un ambiente selvaggio e assolutamente privo di protezioni. Tendenzialmente noi abbiamo seguito la cresta. Si passano dei gendarmi e arrivano così gli ultimi 150 metri circa, dove è stata lasciata una specie di cordina fissa tutta sfilacciata e pronta a cedere. Qui qualche tratto di arrampicata di terzo grado e si è sulla cima. Inutile dire quanto sia bella la Grivola vista da qui.
Breve pausa e poi inizia la discesa, che sarà più impegnativa ancora della salita. Alla minima pietruzza che si stacca viene giù mezza parete tra roccia e neve, davvero impressionante. Consiglio effettivamente di andare solo se si è sicuri di essere l'unica cordata sulla via, come da relazioni che si trovano online.
Difficoltà alpinistica: AD-
Materiale necessario: Casco, imbrago, corda da 30 metri, picca e ramponi, materiale per calarsi in doppia e per assicurare alcuni passaggi durante la via (fettucce e un paio di rinvii). Portare anche degli spezzoni da abbandono perché sulla cresta c'è praticamente poco e niente e potrebbe esser necessario riattrezzare delle soste di calata.
Per la traccia della gita cercatemi su Strava o Garmin.
Totale Gita: circa 17 km A/R e 2250 metri D+
Gita del 14/06/2025
Buona visione!
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