Il ballo a quatriglie. Un tentativo di riproposta
Автор: Dario Mimmo
Загружено: 2012-04-13
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Il ballo a quatriglie (o quadriglie), detto anche "bal a corda", era diffuso in Piemonte dalla fine dell'Ottocento ai primi decenni del Novecento. Consiste nel vecchio sistema di organizzare le serate di ballo a palchetto: si paga un biglietto per quattro balli (quatriglia, appunto), che la squadra o orchestrina esegue in rapida successione senza pause tra uno e l'altro. Sul quarto pezzo la squadra da ballo suona una campana (o urla "fora!" come in questo video) per avvertire che è ora di preparare la corda. I gestori del ballo usano infatti una corda per smistare il traffico di ballerini in entrata e uscita: chi ha già ballato viene spinto fuori, mentre dall'altra parte entrano le coppie munite di biglietto per la nuova quatriglia. Chi è già in pista e ha già un nuovo biglietto può, mostrandolo, passare sotto la corda e rimanere.
I balli sono quelli che conosciamo ancora oggi come "liscio": polka, valzer e mazurka rimangono dall'Ottocento; il quarto ballo è stato soggetto a più cambiamenti durante il secolo scorso: un tempo era probabilmente la monferrina, rimpiazzata con l'onestep negli anni '20 - '30, poi più tardi con il tango, la beguine ecc...
Il sistema delle quatriglie, che in buona parte del territorio piemontese è andato in crisi intorno agli anni della Seconda Guerra Mondiale, si è mantenuto in alcune zone periferiche - come in Val di Susa o nel Canavese - fino all'inizio degli anni Sessanta.
Questa riproposta delle quatriglie tradizionali nasce da un'idea dei musicanti della Banda di Caprie, la cui squadra da ballo è stata già oggetto di studio per una tesi di laurea (Dams di Torino, Dario Mimmo). Con il patrocinio del Comune di Caprie e della Provincia di Torino, la rievocazione delle quatriglie è stata inserita nell'ambito della rassegna "Voci Antiche" 2011.
Durante la serata da ballo condotta dall'Orchestrina Feu e fiame - squadra da ballo della banda-, che tradizionalmente si svolge a Caprie durante la festa patronale (vedi • Orchestrina Feu e fiame sul ballo a palche... ), sono state eseguite quattro quatriglie. Altri componenti della banda si sono occupati di "tirare la corda" per accompagnare i ballerini fuori dalla pista tra una quatriglia e l'altra. Sono stati curati alcuni particolari: il contrassegno rosso apposto sul petto dei ballerini "paganti" (in realtà la serata era a titolo gratuito); la durata delle quatriglie, che corrisponde a quella ricordata da chi da giovane suonava con questo sistema (dai 3 minuti e mezzo ai 4 minuti); si può notare che il direttore della squadra segnala le ultime battute di alcuni brani sbattendo il piede sulla pedana, secondo le convenzioni tradizionali.
Non essendo stato possibile utilizzare un ballo a palchetto piemontese rotondo, la serata si è svolta su una grande balera rettangolare.
Per info: [email protected] - http://dariodeseppo.wordpress.com
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