Corpi qui, cuori là: per 3 secoli a Vienna e Roma due funerali diversi
Автор: franco bechis
Загружено: 2024-03-08
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Roma, palazzo del Quirinale, 27 agosto 1590. Muore Papa Sisto V. Il medico chirurgo che lo aveva assistito da vivo porta il corpo nella sala del Balcone, quella che ancora oggi si affaccia sull’ingresso principale del palazzo. E procede con l’esecuzione non solo testamentaria di Sisto V, perché quelle disposizioni varranno da quel giorno per tutti i Papi. Il corpo viene imbalsamato, vengono tolti il cuore e gli organi interni (i cosiddetti “precordi”), deposti in una urna separata. Per Papa Sisto V si svolgeranno due diversi funerali, uno del corpo che verrà seppellito in una cappella nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Il secondo funerale è stato quello dei precordi, il cuore e gli altri organi interni seppelliti all’interno della parrocchia pontificia del Quirinale, la chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio che assumerà l’aspetto attuale davanti alla fontana di Trevi quando la ingrandirà il cardinale Giulio Mazzarino. E così avvenne per 313 anni.
Vienna, 10 luglio 1654. Muore Ferdinando IV di Asburgo. E per la prima volta anche qui si fa un doppio funerale. La sua tomba ancora oggi è nella Cripta dei Cappuccini dove riposano quasi tutti gli Asburgo. Una seconda richiesta testamentaria invece viene esaudita: Ferdinando IV era devoto alla Madonna di Loreto, di cui c’era una immagine in una cappella della chiesa di Sant’Agostino (Augustinekirche) a Vienna, non molto distante dalla Cripta dei Cappuccini. Ritenendo che il cuore fosse lo scrigno dell’anima, aveva voluto un funerale separato per quello, chiedendo che fosse seppellito nella cappella della Madonna di Loreto. Da quel giorno in poi per gli Asburgo si fece il doppio funerale: corpi nella Cripta dei Capuccini, cuori nella chiesa di Sant’Agostino. È avvenuto così per 224 anni, fino alla morte dell’imperatore Francesco Giuseppe che invece chiese un solo funerale, con il cuore al suo posto, e di essere seppellito dove si trova oggi- ai Cappuccini – accanto alla sua amatissima Sissi.
La Cripta dei Cuori nella chiesa di Sant'Agostino è visitabile oggi su appuntamento. Un sacerdote racconta la storia di quei cuori di Asburgo, poi concede a chi si ferma di sostare uno alla volta davanti alla cripta. I cuori sono tenuti in scrigni sigillati a forma di coppa, simili al sacro Graal. Aguzzando la vista si coglierà una di queste coppe-scrigno cinta da un nastrino del tricolore francese. Lì riposa il cuore del solo figlio legittimo di Napoleone Bonaparte nato dal suo matrimonio con Maria Luisa d’Asburgo-Lorena. Al suo fianco i cuori di altri 53 discendenti della famiglia Asburgo, fino all’ultimo cuore, quello dell'arciduca Francesco Carlo d'Asburgo-Lorena) che fu lì seppellito l'8 marzo del 1878.
Nella chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio a Trevi non sono oggi visibili le urne che contengono i cuori dei Papi. Li ricordano due lapidi in marmo, una a destra e una a sinistra dell’altare della chiesa, con incisi tutti i nomi dei Papi che ebbero i precordi seppelliti lì. L’ultimo cuore qui custodito è quello di Leone XIII. Dove sono oggi i cuori di quei Papi? Poco prima dell’altare c’è una piccola cappella con un fonte battesimale. Lì si apre una porticina che porta a una scala stretta. Al primo piano si trova una porta in legno con disegnato un simbolo papale e la scritta: “Praecordia summorum pontificum”. Aprendo la porta si trova un muro bianco diviso in quadrati con i lati dipinti di nero. E al centro i nomi dei Papi: Clemente XIV, Clemente XIII, Pio VII e altri.
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