Dove osano i silenzi: con Kelly dal Lago della Duchessa alle creste del Morrone

🏞️ Anello Selvaggio: dalla Duchessa al Morrone con Kelly
Partiamo di buon’ora da Cartore, una piccola frazione di Borgorose (RI), con lo zaino in spalla e Kelly, il mio inseparabile pastore tedesco, al mio fianco. La salita verso il Lago della Duchessa è ripida ma suggestiva, immersa in un silenzio rotto solo dal nostro respiro e dai suoni del bosco.

🎯 A metà salita, Kelly si lancia tra le rocce e mi “regala” un incontro inaspettato: un ramarro verde smeraldo, che riesco a prendere per un attimo prima di lasciarlo libero. Un piccolo momento di connessione con la natura selvaggia che ci circonda.

Arriviamo al Rifugio Gigi Panei, dove ci fermiamo per far bere Kelly e riprendere fiato. Poi si riparte, e poco dopo raggiungiamo il lago, dove ci attende un’altra sorpresa: un tritone crestato, elegante e misterioso, che nuota tra le acque limpide. Lo riprendiamo con discrezione, testimoni di una biodiversità preziosa.

Da qui inizia la vera salita: lasciamo il lago alla nostra destra e puntiamo verso Punta del Uccetú, salendo lungo il crinale. Dopo una breve sosta panoramica, proseguiamo verso la Cima Z.I.S., e infine raggiungiamo la vetta del Monte Morrone. Tutte le cime conquistate, una dopo l’altra, con il vento in faccia e l’orizzonte che si apre a perdita d’occhio.

🌀 Il rientro avviene ad anello: scendiamo verso il Rifugio di Fonte la Vena, poi proseguiamo fino al Rifugio Prato San Rocco, che visitiamo anche all’interno grazie alla chiave lasciata a disposizione degli escursionisti. Un gesto raro e generoso, che racconta lo spirito di queste montagne.
Il sentiero continua nel bosco, lungo una camminata silenziosa e meditativa che ci riporta nei pressi del lago. Alcuni tratti non sono ben segnati, e l’orientamento richiede attenzione. Ma la natura ci ripaga ancora una volta: sul sentiero, un incontro ravvicinato con cavalli e mucche che hanno letteralmente invaso il passaggio. Kelly osserva curioso, io rallento il passo. È il loro regno, dopotutto.
🌄 Dopo ore di cammino, torniamo a Cartore con le gambe stanche ma il cuore pieno. Un anello selvaggio, tra creste, rifugi e incontri inaspettati. Un giorno da ricordare.
Ecco il tracciato:
https://www.komoot.com/it-it/tour/236...