Perché era terribile vivere in un castello medievale?

Perché era terribile vivere in un castello medievale?

I castelli medievali sembrano romantici nei film, ma vivere lì era un inferno quotidiano. Erano fortezze militari, non case comode - mura di pietra spesse che trattenevano umidità costante, corridoi bui senza finestre per difesa, correnti d'aria gelide che soffiavano da ogni fessura. D'inverno era impossibile scaldarli: i camini enormi creavano più fumo che calore, lasciandoti congelato da un lato mentre ti scottavi dall'altro. La maggior parte delle stanze non aveva camini - semplicemente non venivano usate per mesi.Le latrine erano buchi nel muro che scaricavano direttamente all'esterno creando colate di escrementi sulle pareti, puzza costante e nuvole di mosche d'estate. L'acqua doveva essere portata su per scale ripide da servitori - nessun bagno, nessuna doccia. Ti lavavi raramente in bacinelle di acqua gelida. La privacy non esisteva: anche i nobili dormivano circondati da servitori, guardie e ospiti nelle stesse camere. I topi correvano liberamente di notte, le pulci erano onnipresenti, le malattie si diffondevano rapidamente.Il cibo era monotono e spesso rancido perché doveva essere conservato senza refrigerazione. Durante gli assedi, morivano di fame lentamente mentre mangiavano topi e cuoio bollito. I castelli erano prigioni fredde, umide, puzzolenti dove anche i re tremavano di freddo e soffrivano. Vivere in un castello significava sopravvivere in una fortezza ostile progettata per la guerra, non per la vita.

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