***** IVREA Santuario di MONTE STELLA Via Crucis e CAPPELLA DEI TRE RE
Автор: paoloslavazza
Загружено: 2025-12-11
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🕍 Santuario di Monte Stella (Ivrea)
Collocazione e paesaggio Sorge sul rilievo morenico che domina Ivrea, un colle verdeggiante che negli anni ’30 era ancora punteggiato da vigneti e orti. La salita era scandita dalle stazioni della Via Crucis ottocentesca, piccole cappelle in muratura che accompagnavano i pellegrini in un percorso meditativo.
Architettura e interni La ricostruzione neogotica di fine Ottocento conferiva al santuario un aspetto slanciato, con facciata a cuspide e vetrate colorate. All’interno, volte a crociera e decorazioni floreali richiamavano lo stile medievale reinterpretato. L’altare maggiore custodiva la statua della Madonna della Stella, oggetto di grande venerazione. Negli anni ’30, le luci elettriche cominciavano a sostituire i ceri, ma l’atmosfera rimaneva raccolta e solenne.
Funzione sociale e religiosa Durante il periodo tra le due guerre, Monte Stella era un rifugio spirituale per una città che stava cambiando rapidamente con l’espansione della Olivetti. Le processioni mariane e le celebrazioni del mese di maggio attiravano numerosi fedeli, che salivano al colle vestiti in abiti semplici, portando fiori e candele. Era un luogo di continuità con la tradizione, contrapposto alla modernità industriale.
✨ Cappella dei Tre Re (Ivrea)
Origini e leggenda Fondata nel XIII secolo, la cappella era legata alla protezione dei campi dalle calamità naturali. La tradizione attribuiva la sua costruzione a un consiglio di San Francesco d’Assisi, che avrebbe visitato Ivrea.
Aspetto architettonico Piccola, romanica, con muratura in pietra e tetto a capanna, la cappella si presentava negli anni ’30 in condizioni modeste, ma ancora suggestive. L’interno era spoglio, con un altare semplice e affreschi ormai sbiaditi. La sacrestia settecentesca aggiungeva un corpo laterale, ma l’impianto rimaneva austero.
Devozione popolare La festa dell’Epifania era il momento più importante: i fedeli salivano al colle per ottenere l’indulgenza plenaria. Negli anni ’30-’40, nonostante la cappella fosse meno frequentata rispetto al santuario, conservava un fascino arcaico. Era percepita come un luogo di memoria, dove la comunità manteneva viva la tradizione medievale.
📜 Atmosfera evocativa (anni ’30-’40)
Immagina Ivrea di quegli anni: una città sospesa tra il passato agricolo e la modernità industriale. Il Santuario di Monte Stella brillava come simbolo di fede collettiva, con la sua architettura neogotica e la Via Crucis immersa nel verde. La Cappella dei Tre Re, più antica e austera, evocava un senso di continuità con il Medioevo, soprattutto durante l’Epifania. Insieme, i due luoghi formavano un paesaggio spirituale che intrecciava devozione, memoria e identità cittadina.
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