The Journey - documentario di una nascita musicale
Автор: Conservatorio Statale di musica J. Tomadini
Загружено: 2025-11-25
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Dalla spontanea musicalità dei versi della poetessa britannica Christina Rossetti, dei quali si fa menzione nell’epistolario fra Vincent e Theo Van Gogh, scaturisce, come da un’irrefrenabile fonte ispiratrice, la partitura inedita The Journey, una composizione per Quintetto d’Archi con pianoforte firmata dal noto violoncellista e autore Jorge Andrés Bosso, che già ai fratelli Van Gogh aveva dedicato un brano qualche anno fa, Brothers. Questa volta, però, il compositore non si è “limitato” a suggellare ed eseguire il pezzo, consegnandolo agli appassionati del suo repertorio: ne ha intuito la vitalità rappresentabile anche per immagini, dando così vita al mediometraggio The Journey. Documentario di una nascita musicale. Nella produzione firmata dal Conservatorio Tomadini di Udine - che per il suo centenario 2025 si regala un film, concepito come scrigno prezioso di atmosfere sonore - per la prima volta risuoneranno le note dell’inedito di Jorge Andrés Bosso, da lui interpretate al violoncello in quintetto con il pianista Alessandro Tenaglia dedicatario della composizione, le violiniste Francesca Monego e Hanna Schmidt e con Francesco Lovato alle viola. Un concerto consegnato alle immagini del film attraverso un’esecuzione speciale, quella che ha trovato la sua location nella suggestiva Chiesa di San Martino ad Artegna. Circondati dal respiro delle colline friulane e incorniciati dalla magia post-rinascimentale degli affreschi del pittore friulano di origini bavaresi Gian Paolo Thanner, i musicisti offrono una emozionante trasposizione in musica dei versi di Christina Rossetti, che avevano toccato il cuore del giovane Vincent Van Gogh: Up-Hill, la poesia che aveva colpito Vincent Van Gogh, è una allegoria della vita umana, viaggio complesso in forma di conversazione fra due amici che risalgono una collina. Un viaggio che dura un giorno intero, metafora dell'arco di una vita, con un dialogo fra il primo amico, insicuro e spaventato, e il secondo, rassicurante e paziente, pronto a dare tutte le risposte che servono durante il viaggio. Hanno firmato le riprese e il montaggio video di The Journey. Documentario di una nascita musicale Marco Falanga e Beatrice Demori - Oround media, riprese mix e master audio sono a cura di Luca Zanon.
Ideatore e artefice della produzione documentaria è lo stesso violoncellista Jorge Andrés Bosso, solista celebrato a tante latitudini del mondo, già docente di Musica da Camera al Conservatorio Tomadini, al fianco di artisti come Marta Argerich, Enrico Dindo, Mario Brunello, I Solisti di Pavia, e con orchestre come Opéra de Limoges, Teatro La Fenice di Venezia, Amsterdam Sinfonietta, Orquesta Nacional Argentina, Orchestra del Festival Sakharov. «Dieci anni sono passati – spiega il Maestro Bosso - da quando scrissi, per Coro misto a cappella e due violoncelli, una composizione ispirata al carteggio tra i fratelli Van Gogh, Brothers. Pagine che non avevo più sfogliato finché, per caso, mi sono imbattuto nei versi della poetessa britannica Cristina Rossetti. La loro naturale spontaneità e schietta immediatezza mi hanno subito sedotto. In una lettera indirizzata al fratello, il giovane Vincent alludeva proprio a questo poema, Up-Hill, senza citarlo esplicitamente: pioggia e sole si alternano sulla strada sempre in salita, sì, fino alla fine, e di tanto in tanto ci si riposa anche sul viaggio che dura tutta la giornata, dalla mattina alla sera. Così, poco dopo, è nato The Journey: suono, colore e parola si trasfigurano in strumenti d’unione lungo lo spazio e tempo». «Il Conservatorio Tomadini ha accolto con piacere – spiega il Direttore, Beppino Delle Vedove – l’idea di questa produzione musicale d’autore, che si inserisce in una vasta proposta produttiva alla quale ogni giorno danno il loro contributo i laboratori orchestrali di vario tipo, il Dipartimento di Musica da Camera, l’Ensemble di Musica Barocca, la Big Band, e i Concerti degli studenti e docenti di scena nei nostri spazi. Siamo per questo lieti di aver concorso, in forma di proiezione cinematografica, alla prima assoluta della produzione di questo brano, registrato in un set di grande interesse, la Chiesetta di San Martino di Artegna, scelta per la sua pregnanza storica e architettonica quale ambientazione visiva del dispiegarsi della struttura musicale del brano». Aggiunge l’autore, Jorge Andrés Bosso: «sono felice di aver creato, attraverso questa composizione, uno spazio di dialogo e condivisione di pensiero, un frame dove è possibile navigare attraverso i meandri del proprio vissuto.
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