L'ULTIMA partita di Michael Jordan in NBA

⚫ Iscriviti per partecipare alla discussione⚫
   / @gianlucafraula  

🔴 Instagram 🔴
  / gianlucafraula  

L'ULTIMO TIRO di Michael Jordan in NBA

«Può essere l’ultima azione della sua carriera Nba», urla Flavio Tranquillo nel microfono quando mancano sette secondi alla fine di Utah Jazz-Chicago Bulls, gara sei di finali Nba, anno di grazia 1998. Michael Jordan sta per mandare al bar Russell e andare in arresto e tiro, scolpendo l’ennesimo capolavoro di una carriera impareggiabile. È effettivamente quello che si verifica, almeno per tre anni: il tiro, quel tiro, smette di diventare l’ultimo pallone giocato da Michael Jordan soltanto nel settembre del 2001. L’ultimo punto di una leggenda sarà un mestissimo libero messo a segno con 1 minuto e 45 secondi da giocare, il 16 aprile del 2003, sotto gli occhi di Allen Iverson e compagni, con addosso la canotta di Washington, in una partita senza nulla in palio, persa dai suoi. Ma è una storia lunga, e serve tempo per arrivarci.

Il secondo ritiro di MJ, dopo lo stop tra il primo e il secondo three-peat con i Bulls, arriva fuori tempo massimo rispetto agli inizi tradizionali di una stagione: ma in mezzo ci si mette il lockout dell’Nba, che vede la stagione 1998-99 cominciare in ampio ritardo, a inizio febbraio. L’annuncio arriva il 13 gennaio 1999 in una conferenza stampa torrenziale alla quale è presente, e non potrebbe essere altrimenti, anche David Stern. Si dichiara mentalmente svuotato dalle ultime tre stagioni, eppure si rifiuta di dire in maniera esplicita che non giocherà mai più in Nba. «Mai dire mai. Sono convinto al 99,9%. Fisicamente mi sento benissimo, ma devo anche valutare quello che voglio e per me questo è il momento ideale per allontanarmi del gioco: sono in pace con questa decisione. La mia vita sta per entrare in una nuova fase». Difficile immaginare uno scenario diverso, alle prese con una franchigia in ricostruzione: via Phil Jackson, via Scottie Pippen, via Dennis Rodman. Ma la vita e i desideri cambiano in fretta e un anno dopo, il 19 gennaio 2000, Michael Jordan viene annunciato al mondo come nuovo co-proprietario dei Washington Wizards e president of basketball operations. Si ritrova, in sostanza, con una franchigia in mano. Ma come si passa da questo incarico al ritorno di Jordan in campo?