Rosora, campanile riparato: «Riecco i rintocchi». Applausi a don Giuliano

ROSORA Don Giuliano fa il suo arrivo in parrocchia, i paesani lo applaudono in festa: c'è chi gli stringe una mano e chi lo saluta con una carezza. «Questa è l'allegrezza», esclama lui udendo il suono delle campane. Ne accompagna la melodia con le mani, quasi commosso. «Sono contento, abbiamo fatto un'opera meravigliosa», dice ai suoi parrocchiani. Campanone, Crocefissa, Squilla e Rosaura. Le quattro campane della Chiesa di Michele Arcangelo di Rosora hanno ripreso a suonare: dopo quasi otto anni di stop forzato il campanile, restaurato, è pronto è riaccoglierne i rintocchi. Era il sogno di Don Giuliano, ora realizzato, un desiderio espresso nel giorno del suo 95esimo compleanno. Che poi divenne quello di tutta la comunità. Ieri, durante la festa organizzata dall'amministrazione comunale, il parroco ha soffiato ben 96 candeline ringraziando tutti coloro che hanno partecipato alla gara di solidarietà. «Il campanile danneggiato negli anni 90 dalle scariche dei fulmini, e poi dal sisma del 2016 aveva bisogno di essere rinforzato ha spiegato il progettista Giacomo Giacomini abbiamo ripristinato tutte le lesioni, circa 200mq di acciaio, e realizzato una nuova struttura ammortizzata e autoportante per sostenere il movimento delle campane e nuovi tiranti, a livello antisismico». Centounomila euro l'importo dei lavori, affidati alla ditta De Santis e sostenuti grazie ad una raccolta fondi dei cittadini e al un contributo della Cei e della Regione Marche. Don Giuliano aveva fatto la prima mossa, vendendo la sua auto. «Un'impresa, la vostra, che rappresenta quasi un unicum nella nostra Diocesi» ha detto l'amministratore diocesano Emiliano Togni.

Servizio di Nicoletta Paciarotti