Autonomia Differenziata
Автор: La Casa Rossa - Milano
Загружено: 2023-03-06
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Prima la Lombardia, poi il Veneto: qualcuno li considerava “eccellenti”, ma quei camion pieni di bare che uscivano da Bergamo sono il simbolo dell’inefficienza dei servizi sanitari regionali.
Il passaggio da un unico sistema nazionale a 20 regionali, con il forte incremento delle privatizzazioni, la continua riduzione e diseguaglianza di finanziamenti e personale, la carenza della funzione di indirizzo e controllo dello Stato, si è dimostrato un fallimento in materia sanitaria.
Non solo la sanità: se si concretizzasse il progetto di Autonomia Differenziata saranno 23 le materie che passeranno alla potestà esclusiva delle regioni, come la scuola, le infrastrutture, la sicurezza sul lavoro, la produzione e distribuzione energetica, il governo del territorio...
Con questo progetto verrà scardinato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, i diritti universali saranno diversi e determinati sulla base del certificato di residenza, aumentando ulteriormente le già enormi diseguaglianze tra zone del Paese e contraendo ancor più gli spazi di democrazia.
Una bambina del sud Italia avrà un’attesa di vita inferiore rispetto ad un bambino del nord.
L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA È UN DISEGNO EVERSIVO
Annulla i principi costituzionali di uguaglianza e solidarietà nazionale
L’unità della Repubblica rimarrà solo un vuoto enunciato formale
Quella che dovrebbe essere una discussione pubblica e aperta, volta a definire urgenze, bisogni e richieste dei territori con un disegno virtuoso del rapporto Stato-Regioni, nel silenzio degli organi d’informazione, si comprime in un provvedimento dell’Esecutivo calato dall’alto, legittimando le già enormi diseguaglianze nei diritti fondamentali.
Ne abbiamo parlato con Alessandra Algostino, Docente di Diritto costituzionale presso l'Università di Torino, e Marina Merlini del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale Milano.
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