1992 Maserati Biturbo 2.24V | Showcase

Sotto la guida visionaria di Alejandro De Tomaso, la Maserati entrò in un'epoca audace di innovazione ingegneristica e prestazioni raffinate. La serie Biturbo, guidata dal leggendario Giulio Alfieri, introdusse il primo motore biturbo di serie al mondo, un V6 2.0L interamente in lega e a 90 gradi derivato dai principi della Formula Uno. Fu una pietra miliare della tecnica che cambiò per sempre la traiettoria del marchio.

Nel 1989, la piattaforma Biturbo aveva raggiunto la sua forma più sofisticata con il lancio del 2.24v, una rara e potente evoluzione dotata di quattro alberi a camme, 24 valvole, iniezione elettronica Weber-Marelli e rivestimenti dei cilindri a basso attrito. Il risultato fu un'impressionante potenza di 241 CV e 296 Nm di coppia da un motore di cilindrata inferiore a 2.0L, avvolto in una carrozzeria elegante e aggressiva con il contributo delle leggende del design Pierangelo Andreani e Marcello Gandini.

Costruita per stupire sia in termini di prestazioni che di presenza, la 2.24v presentava modifiche aerodinamiche come paraurti scolpiti con fendinebbia integrati, condotti funzionali per l'intercooler, minigonne laterali estese, spoiler posteriore e spazio per scarichi quadrupli, il tutto completato da una verniciatura bicolore e dai caratteristici cerchi a disco da 15 pollici. Con soli 1.147 esemplari prodotti tra il 1989 e il 1991, rimane un pezzo di storia Maserati molto ricercato.

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