Sara De Concilio, sopravvissuta al femminicidio: «Oggi porto la mia storia nelle scuole»
Автор: Jessica Chia
Загружено: 2025-12-02
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La donna, all’epoca 23enne, è sopravvissuta per miracolo al tentato omicidio da parte dell’ex compagno che oggi sta scontando otto anni di pena. L'intervista di Jessica Chia per «Corriere della Sera».
Sara De Concilio aveva 23 anni quando, nel 2018, incontra quello che sarebbe diventato il suo fidanzato. Una relazione inizialmente normale, ma col tempo lui inizia a dimostrare di essere possessivo; la controlla anche sul lavoro; ogni volta che lei vuole uscire con le amiche, lui inventa delle scuse per farla restare a casa. Cerca di isolarla e di metterla contro la famiglia. Nel frattempo, i due hanno un bambino. Quando Sara si rende conto di non stare più bene in quella relazione, lo lascia.
Il 28 dicembre 2020 i due, già separati, si trovano a passare le feste natalizie a casa dei genitori di lei, sia per stare insieme al bambino, sia perché lui di lì a poco avrebbe dovuto cercarsi una casa dove andare a vivere dopo la loro separazione. La mattina, dopo un tentato approccio per convincerla a tornare insieme, lui l’aggredisce: prima la strangola e poi le taglia la gola. Poi tenta di scappare con il loro figlio di 18 mesi. Sara si salva per miracolo, la troverà suo padre: di quel giorno, ricorda tutto.
L’uomo è stato condannato a undici anni di carcere; pena poi ridotta a otto anni. De Concilio non ha avuto diritto al gratuito patrocinio dello Stato, previsto nel Codice rosso (indipendentemente dal reddito) per le vittime di violenza sessuale, stalking e maltrattamento, ma non per il tentato omicidio. Ora, con l’approvazione del nuovo Ddl femminicidio, rientrerà nel gratuito patrocinio anche il tentato omicidio aggravato dalla relazione.
Al «Corriere» la giudice Paola Di Nicola Travaglini, consigliera della Corte di Cassazione, ha spiegato: «Il nuovo Ddl femminicidio ha inserito solo ora il tentato omicidio aggravato dalla relazione. Quindi c’era un’aporia del sistema: questa limitazione che il gratuito patrocinio era consentito per tutti i delitti di violenza contro le donne, eccetto che per quello più grave, cioè il femminicidio e il tentato femminicidio. Da ora in poi, con l’approvazione della nuova legge, sarà inserito».
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