Trasferimento San Giorgio di Nogaro - Gran Canaria 2000
Автор: Ale&Manu
Загружено: 2025-03-27
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Viaggiare sfruttando il più antico sistema propulsivo: il vento e una vela. Semplice e complicato allo stesso tempo. Cercare di raggiungere la linea immaginaria dell’orizzonte e spingersi oltre su un mare che come gli antichi sapevano benissimo, rappresenta una via di comunicazione e non di divisione. Ripercorrere le antiche rotte che uomini senza paura avevano solcato con lo scopo di arricchirsi o semplicemente spinti dal piacere dell’esplorazione e dell’ignoto. Il mondo è tondo ed è ricoperto d’acqua per il 70% e ci sarà pure un motivo se ha questa forma e questa struttura: ci si può fare il giro in barca a vela.
E’ con questi pensieri in testa che un gruppo di amici friulani compra una barca in “multiproprietà”, non solo per suddividere la spesa (fine peraltro utile ma non funzionale a evitare possibili disaccordi) ma per aumentare il raggio d’azione delle navigazioni, togliersi dal ristretto e limitato punto di vista della crociera estiva.
La barca è un COMET 375, una normalissima barca di serie, un progetto agile e veloce di Doug Peterson, ottima nelle leggere arie mediterranee. E così iniziamo a macinare miglia su miglia, l’Adriatico diventa un piccolo lago chiuso da attraversare in pochi giorni, l’intero Mediterraneo il più bel campo di gioco da visitare in lungo e in largo. Da Gibilterra a Istanbul, l’antica Costantinopoli, sulle più belle rotte che gli uomini abbiano mai solcato, ricche di storia e di leggende. Raggiunte le Colonne d’Ercole non possiamo fare a meno di farci una domanda e ci torna in testa il motivo iniziale a proposito della linea dell’orizzonte: “Che cosa ci sarà oltre?”
E sono stati gli anni, per molti di noi, della nostra “migliore gioventù”, dei sogni e delle speranze che abbiamo vissuto con il vento dritto in viso, i capelli scompigliati e il sapore del sale sulla pelle.
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