10/11/2025- Buongiorno Taranto - La crisi idrica in città vecchia

Da quattro giorni senz’acqua e rubinetti che gocciolano appena. La città vecchia è stata letteralmente colpita dalla crisi idrica che attanaglia la Puglia. Chi è sprovvisto di cisterne con motopompa e abita ai piani più alti, è rimasto senz’acqua e va a lavarsi da amici e parenti. Qualcuno, invece, riempie i bidoni alle poche fontane rimaste sull’isola. «Devono darsi una mossa – dice Giuseppe Novellino – bisogna risolvere assolutamente questa situazione dell’acqua, perché non è possibile vivere così. Oltretutto il problema più grosso lo abbiamo sempre noi in città vecchia». Giuseppe ha dovuto installare la motopompa perché neanche la cisterna sembrava riempirsi. Nella maggior parte degli edifici, infatti, le cisterne sono posizionate sui tetti e faticano a riempirsi, ma i portoni sono troppo stretti e angusti, spesso costituiti dalla sola scalinata di accesso ai piani superiori, per poter ospitare un serbatoio.
«Io – spiega – ho due bambine piccole e stiamo andando casa per casa, per lavarci e fare le lavatrici. Non stiamo neanche cucinando, andiamo avanti a panini, per non sporcare i piatti. Il problema non è solo nostro, in tanti vivono la nostra stessa situazione».
Taranto vecchia in questo periodo è piena di cantieri e Giuseppe era convinto che la mancanza di acqua fosse dovuta ad un guasto. Ipotesi smentita dai tecnici di Acquedotto pugliese, che ieri mattina hanno fatto i loro controlli. Aqp ha fatto sapere che nel borgo antico le riduzioni di pressione eseguite non sono tali da impedire l’arrivo dell’acqua al contatore. L’erogazione, pertanto, risulta regolare e costantemente monitorata. Eppure l’acqua manca.
«Comprendiamo le difficoltà – hanno spiegato con una nota - che i cittadini stanno vivendo in questi giorni. La situazione idrica della regione è particolarmente complessa: stiamo vivendo il secondo anno consecutivo di una crisi climatica che ha ridotto senza precedenti la disponibilità d’acqua. La riduzione delle pressioni è una misura necessaria e temporanea per allontanare il rischio di restrizioni più rigide come le turnazioni. I cittadini residenti in immobili già dotati di idonei impianti di autoclave non avvertono disagi: difficoltà possono essere percepite solo nelle abitazioni ai piani alti che ne sono sprovviste».
Installare una cisterna e una motopompa, però, ha un costo che non tutte le tasche possono coprire. Il problema, quindi, resta per i cittadini che questi interventi non possono permetterseli.
Il servizio di Valentina Castellaneta