Corno Grande, la 2gg (Gran Sasso)
Автор: TRA CIELO E TERRA - FotoEscursionismo e Trekking
Загружено: 2025-09-05
Просмотров: 84
Breve ma intenso trek di 2 giorni con il quale mi sono prefisso di raggiungere in solitaria la cima più alta dell'Appennino peninsulare, partendo dal caratteristico borgo di Pietracamela e percorrendo la rilassante e inebriante valle del Rio Arno, magicamente vestita d'autunno, e a seguire la grandiosa val Maone, attorniata dai suoi colossi rocciosi, fino a sbucare in quel luogo idilliaco posto oltre i 2000 metri di quota che prende il nome di Campo Pericoli, a margine del quale è ubicato il grazioso bivacco in pietra chiamato rifugio Garibaldi, abbastanza confortevole, seppur sprovvisto di acqua.
All'indomani ascesa alla vetta occidentale del Corno Grande (la più alta delle tre vette del massiccio, con i suoi 2912 metri) per la sella del Brecciaio e poi deviazione per la panoramica ed eccitante (ma non banale) via della cresta occidentale (passaggi di I grado) fino a raggiungere la sommità della montagna, in una giornata climaticamente perfetta!
La discesa è avvenuta per la via normale e poi per il passo del Cannone (brevi tratti attrezzati con funi metalliche e scalette) e la Sella dei Due Corni, fino a raggiungere il noto rifugio Franchetti, ubicato in posizione strategica ed affascinante, e successivamente il passo delle Scalette e giù, fino alla località turistica di Prati di Tivo, proseguendo poco più in basso, lungo il Sentiero Italia che collega questa località a Pietracamela, fino a una bella radura, scelta come luogo del bivacco.
E' quì che a mezzanotte si è consumata una delle esperienze più speciali, uniche ed emozionanti che abbia mai avuto nella mia carriera escursionistica: l'ascolto per diversi minuti di una sorta di canto rituale (fragoroso e abbastanza inquietante, a dire il vero) messo in atto da un nutrito gruppo di lupi, a pochissima distanza dal punto bivacco.
In quei frangenti, devo essere onesto, sono rimasto gelato nel mio sacco a pelo, sperimentando un mix di paura (seppur consapevole del fatto che non rientrassi negli interessi predatori dei lupi) e di stupore ed eccitazione per quello che, ora, considero un regalo della natura.
Riposando ben poco, per ovvie ragioni, all'indomani sono ripartito con molta calma per percorrere gli ultimi brevi km che mi separavano dal borgo di Pietracamela.
PS: al minuto 5:36 la didascalia è sbagliata. Quella corretta è "Sella del Brecciaio"
Доступные форматы для скачивания:
Скачать видео mp4
-
Информация по загрузке: