BOLOGNA: Al Pratello la prima osteria in un carcere minorile | VIDEO

A Bologna la prima osteria d'Italia in un carcere minorile: a novembre in via del Pratello aprirà un locale gestito dai detenuti minorenni. Sarà dentro la struttura, servirà la prenotazione ed i ragazzi saranno seguiti dagli educatori.C’è l’osteria di Sante Notarnicola, l’ex terrorista della banda Cavallero, ci sono i pub della Movida che da trent’anni accolgono gli studenti dell’Alma Mater, c’è la notte più chiassosa di Bologna e poi c’è una novità: nella storica strada delle osterie bolognesi, è pronta ad aprirne una senza precedenti. In via del Pratello - uno dei luoghi simbolo della notte cittadina - dall'autunno inaugurerà un locale dentro al carcere minorile. Sarà gestito dai ragazzi detenuti e ospitato all'interno di un corridoio della struttura, in queste settimane oggetto di alcuni lavori di ristrutturazione. Si tratta del primo progetto del genere in Italia e a sostenerlo è la Fondazione del Monte, con un contributo annuale di 30mila euro. Il primo anno funzionerà da esperimento, poi se avrà esito positivo, l'iniziativa potrebbe essere anche ampliata. Il primo caffè verrà servito a inizio novembre, anche se la Fondazione ci sta lavorando almeno da tre anni. Sarà un pub del tutto particolare perché un'équipe di educatori è già al lavoro da mesi per formare i ragazzi, che lavoreranno in cucina e serviranno ai tavoli. Ma chi potrà ordinare un tramezzino o un’aranciata nel nuovo pub del carcere minorile del Pratello? Attualmente sono ancora da definire le modalità di accesso all'osteria, che comunque prevederanno la prenotazione, dato che il locale si trova all'interno del perimetro carcerario, dove per entrare è necessaria un'autorizzazione preventiva. Il carcere minorile del Pratello non è nuovo a iniziative del genere, dato che ospita una compagnia teatrale formata dai suoi giovani detenuti che hanno organizzato e curato spettacoli andati in scena nel teatro della struttura e di recente, all’interno della struttura di via del Pratello è stato affrontato un progetto strutturato sulla violenza di genere che ha fatto emergere dati interessanti. Ma da novembre, ci si darà appuntamento al carcere, per quattro chiacchiere ed un caffè.