Amuri... Amuri...(chi m'hai fattu fari?) - Otello Profazio
Автор: Otello Profazio
Загружено: 2025-04-03
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La storia é questa. Siamo nel 1966, Otello Profazio reduce dal successo di "STORIE E LEGGENDE DEL SUD" (1965) si é costruito un solido repertorio di canzoni popolari calabro-sicule, si é fatto apprezzare non solo dal pubblico, ma anche da studiosi ed esperti di tradizioni popolari. Sente di essere diventato, anche grazie alle sue ricerche, l'indiscusso archeologo della canzone popolare e crede ormai di conoscere e padroneggiare la sua materia.
Ma una sera durante una cena viene sfidato da un attore siciliano (non ricordo il nome).
"Profazio tu conosci tante canzoni, ma non questa". Dopodiché l'attore prende in mano la chitarra ed intona una canzone tradizionale siciliana: "Amuri...amuri...chi m'hai fattu fari..."
Otello impazzisce per questo brano, prende appunti: se ne innamora a tal punto che dopo poco é giá in sala d'incisione e pubblica questa prima versione di "Amuri", sul lato B di "Peppino e Rosetta".
Il brano, proposto in questo video nella sua primissima versione, non avrá in realtá molto successo, ma la canzone gli rimarrá per sempre nel cuore.
Infatti, successivamente, nel 1967 quando verrá contattato dal regista Carlo Lizzani che gli commissiona la colonna sonora del film "L'amante di Gramigna", mio padre capisce che é la grande occasione per far conoscere questa bellissima canzone a una platea piú vasta.
Otello rielabora musica e testo per rendere il canto piú drammatico e struggente ed adatto al film di Lizzani: cosí nasce AMURI.
Il film sará un grande successo per la storia, il cast (Gianmaria Volonté e Stefania Sandrelli) e anche per la colonna sonora.
AMURI nella sua versione finale é ancora oggi la canzone piú famosa ed ascoltata di Otello Profazio ed forse in assoluto una delle piú struggenti, coinvolgenti, affascinati e emotivamente evocative tra le canzoni d'amore.
TESTO
Amuri...amuri...chi m'hai fattu fari?
M'hai fattu fari 'na grandi pazzia!
Lu Patri Nostru m'hai fattu scurdari
La megghiu parti di l'Avi Maria!
Lu Credu lu sapeva accuminciari
e mò non criju a nênti, amaru mia!
Non era natu, e nasciri volia
E mò sù natu, e non vorria campari!
Ci curpa chidda 'ngrata sorti mia:
pirchì mi fici, e non m'aviva a fari!
Mi fici riccu di malincunia
povareddhu di robba e di dinari
Pe' chistu ju malidicu a la me' sorti:
perchí mi fici, e non m'aviva a fari!
TRADUZIONE
Amore...amore...che mi hai fatto fare?
Mi hai fatto fare una grande follia!
Il Padre Nostro mi hai fatto scordare
La parte piú importante dell'Ave Maria!
Il Credo lo sapevo almeno cominciare
e adesso non credo piú a niente, povero me!
Non ero nato, e volevo nascere
E adesso che sono nato, non vorrei vivere!
La colpa é dell'ingrata sorte mia:
perché mi ha creato e non avrebbe dovuto!
Mi ha reso ricco solo di malinconia,
povero di sostanze e di soldi
Per questo meledico la mia sorte:
perché mi ha creato e non avrebbe dovuto!
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