Report ONOF omicidi familiari e relazionali in Italia, settembre 2025.
Автор: AIPC Osservatorio Nazionale Stalking
Загружено: 2025-10-25
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Report ONOF omicidi familiari e relazionali in Italia, settembre 2025: binarismo del rischio e trasformazione criminologica
A cura di Massimo Lattanzi e Tiziana Calzone
I. Sintesi Esecutiva e Rilocazione dei Rischi Criminogeni
Settembre 2025 ha segnato un mutamento strutturale e un punto di svolta nel panorama della violenza letale in Italia, come evidenziato dall'analisi condotta dall'Osservatorio Nazionale Omicidi Familiari (ONOF). I dati indicano non solo l'intensificazione di fenomeni preesistenti, ma l'emersione di due binari paralleli e distinti che rilocano i principali rischi criminogeni all'interno della società.
Il binario sociale è divenuto preponderante in termini di contesto relazionale. La violenza tra "conoscenti" ha subito un balzo critico del +19% rispetto al mese precedente, arrivando a rappresentare il contesto prevalente nel 57% del totale dei delitti. Questo fenomeno è strettamente collegato a un profilo di autore uomo di età matura o anziana, prevalentemente tra i 54 e i 71 anni (44% del totale autori uomini) , e si concentra maggiormente nel Sud e nelle Isole. Questo incremento suggerisce che l'escalation non deriva primariamente dalla crisi della cellula familiare intima, ma dal fallimento dei meccanismi sociali ed economici di risoluzione dei contenziosi allargati, come liti di vicinato, gestione dei debiti o conflitti interpersonali. La degenerazione di tali conflitti in atti omicidiari pone la necessità di affiancare agli strumenti clinici anche urgenti interventi di politica sociale mirati al fallimento dei meccanismi istituzionali e comunitari di dispute resolution.
Parallelamente, il binario intimo ha registrato un’intensificazione drammatica. Il riallineamento delle vittime a una parità (50% Uomini e 50% Donne) non può essere letto come un dato neutro, ma segnala un acuto aumento della violenza di genere letale rispetto ad agosto. Nonostante la violenza sociale domini l'incidenza relazionale totale (57% conoscenti), la donna continua a subire la costante letale del femminicidio. La donna è esposta a un rischio omicidiario specifico e quasi esclusivo: il 75% delle vittime femminili è stata uccisa dal partner. Questa persistenza strutturale richiede strategie di prevenzione che intercettino la costante letale del femminicidio, anche mentre le risorse pubbliche devono affrontare l'emergenza della variabile sociale.
Fenomenologicamente, il quadro è supportato dal crollo nell'uso di armi da taglio (-46%). Questo cambiamento suggerisce una transizione significativa da delitti d'impeto a una violenza più "risolutiva" o premeditata, supportata dall'aumento dell'uso di Armi da Fuoco (+14%) e dall'uso della categoria "Altro" (+21%), quest'ultima associata a modalità di overkill e annientamento.
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