Cos’è un rifiuto e quali sono le diverse categorie di appartenenza
Автор: Gruppo Remark
Загружено: 2019-07-16
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Ciao, sono Federica Furgeri del Gruppo Remark.
Il Gruppo Remark è un insieme di aziende specializzate nella consulenza in ambiente, sicurezza e medicina del lavoro. Faccio parte del settore ambiente, dove mi occupo della gestione dei rifiuti speciali da tutti i punti di vista, dalla parte amministrativa alla consulenza vera e propria in azienda.
In questi video proverò a chiarirti i principali aspetti che riguardano il mondo dei rifiuti speciali e ti spiegherò come potremmo essere utili alla tua azienda, aiutandoti a risolvere i problemi che ruotano attorno al mondo dei rifiuti.
Nel corso del tuo lavoro ti sarà capitato di dover gestire i residui derivanti dalle lavorazioni o dalle attività svolte in azienda... e ti sarai sicuramente chiesto... “Cosa ne devo fare? Come me ne libero?”
In questa serie di video cercheremo di capire cos’è un rifiuto e come classificarlo correttamente. La classificazione dei rifiuti, infatti, è la base di partenza per rispondere alle tue domande.
Partiamo dall’inizio... Cos’è un rifiuto? ...Secondo il Testo Unico Ambientale il rifiuto è... “...una qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o abbia l’obbligo di disfarsi.”
Sembra una definizione semplice ma le considerazioni da fare sono tantissime...
Ad esempio, questa definizione prevede sia un aspetto soggettivo, sia un aspetto oggettivo: posso decidere di disfarmi dell’oggetto e quindi declassarlo a rifiuto oppure è la normativa stessa che mi obbliga a considerarlo rifiuto, come nel caso della data di scadenza.
Un altro aspetto da non sottovalutare è che la definizione di rifiuto non fa riferimento al valore economico... pensi che un rifiuto, in quanto tale, non abbia valore? E’ sbagliato! ...Ad esempio, i rifiuti di metalli ferrosi e le batterie esauste vengono venduti eppure sono rifiuti e come tali devono essere gestiti.
I rifiuti si dividono in diverse categorie, in base alla loro origine e alla pericolosità. Possiamo trovare i rifiuti URBANI, per intenderci quelli prodotti dalle nostre abitazioni, e i rifiuti SPECIALI, cioè quelli prodotti da qualsiasi attività produttiva, che sia artigianale, commerciale, industriale o di servizi.
All’interno di ognuna di queste categorie i rifiuti si suddividono in RIFIUTI PERICOLOSI e RIFIUTI NON PERICOLOSI, quindi attenzione!
Non tutti i RIFIUTI SPECIALI sono PERICOLOSI e non tutti i RIFIUTI URBANI sono NON PERICOLOSI!
Facciamo un esempio... il vecchio monitor del computer che abbiamo a casa è un rifiuto urbano pericoloso, mentre lo stesso monitor all’interno di un ufficio è un rifiuto speciale pericoloso.
O al contrario... la scatola di cartone con cui arrivano i nostri acquisti online è un rifiuto urbano non pericoloso, mentre lo stesso imballaggio che conteneva le merci aziendali è un rifiuto speciale non pericoloso.
Esiste poi una particolare categoria di rifiuti che è quella degli assimilabili agli urbani, cioè rifiuti speciali che possono essere gestiti come rifiuti urbani, se rispettano determinati parametri... i criteri di assimilazione sono piuttosto ampi, perciò non ti annoierò ora con questo argomento. Se ti interessa saperne di più, scrivici... troverai i nostri contatti qui sotto!
In questo video abbiamo visto cos’è un rifiuto e quali sono le diverse categorie di appartenenza. Nel prossimo video capiremo come identificarli correttamente.
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