Monte Tovo da Doccio (Quarona/Valsesia - VC)

La salita da Doccio al Monte Tovo, situata nei pressi di Borgosesia in provincia di Vercelli, rappresenta una delle sfide con la esse maiuscola per ogni ciclista amante della montagna. Pur posizionata nelle prealpi Biellesi, questa scalata non diventa letale solo perché non è lunghissima. Ma i numeri che offre in termini di pendenza media e massima sono piuttosto esplicativi.
Il percorso inizia a Doccio, una piccola frazione di Quarona, e si snoda lungo strade strette e tortuose, con pendenze in doppia cifra da subito. La strada si inerpica subito verso Fei con pendenze fisse al 12 e 13 per cento. Attenzione a non farsi prendere la mano perché anche dopo Fei e fino all’oratorio di San Bernardo (il video documenta proprio il tratto da Fei al termine dell’ascesa) la salita non perdona e offre pendenze anche molto dure: non è raro visualizzare sul ciclocomputer 15, 16 e 17 per cento.
Durante la salita, non si riesce a godere di particolari panorami. Si è immersi nel fitto bosco fino al termine del bitume a oltre 1200 metri sul livello del mare e solo in prossimità di una cappelletta votiva si potrà godere di un bel panorama sulla parte bassa della valle del Sesia e sulle cime circostanti avendo alle spalle la vetta del Monte Tovo. Per rifornirsi d'acqua ricordarsi di farlo a Doccio o a Fei. In cima non c'è nulla e il sottostante rifugio Gillodi (raggiungibile scendendo lungo la strada del versante di Foresto) non è sempre aperto.
L'ultimo tratto della salita (dall’oratorio di San Bernardo) è il più abbordabile, con pendenze che si abbassano sotto il 10 per cento (tranne un'ultima impennata in prossimità del piazzale sterrato al culmine dell'ascesa), ma se si è arrivati con le forze al lumicino e le gambe in croce, anche gli ultimi 2 chilometri possono diventare difficili.
La salita da Doccio al Monte Tovo è una delle esperienze ciclistiche più gratificanti della zona per coloro che amano le salite vere, dure e ostiche. Richiede una buona preparazione fisica e una bicicletta con rapportatura adeguata alle pendenze, ma offre in cambio l'emozione di aver domato un'ascesa difficile da trovare nei dintorni (eccezion fatta per la gemella che sale da Isolella e Foresto e l'alpe di Noveis).