1480 I Martiri di Otranto: Le Lacrime di una Città, il Coraggio di un Popolo

Immagina un giorno d'estate cocente, un cielo terso che sembra presagire solo calma e quiete. Ma sotto la superficie di quella apparente tranquillità, un'onda di terrore si sta per infrangere sulle coste di un'antica città. Siamo nel cuore del XV secolo, un'epoca di grandi cambiamenti, di scoperte audaci e di conflitti cruenti. L'eco delle crociate non si è ancora spenta e una nuova potenza, un impero inarrestabile, sta espandendo i suoi tentacoli verso l'Europa. Oggi, vi porteremo in un luogo dimenticato dal tempo, una piccola città affacciata sull'Adriatico, dove un evento drammatico ha segnato per sempre la storia e la memoria di un popolo. Preparatevi ad ascoltare la storia dei Martiri di Otranto, un racconto di fede incrollabile di fronte a un bivio impossibile, un sacrificio collettivo che risuona ancora oggi, a più di cinquecento anni di distanza.

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Fonti Primarie:
• Cronache e Annali del periodo:
o Anonimo Napoletano: Diverse cronache anonime napoletane potrebbero contenere riferimenti all'assedio di Otranto e al martirio.
o Giorgio Stella: Cronista genovese contemporaneo agli eventi. Le sue opere potrebbero menzionare l'accaduto.
o Marin Barleti: Storico albanese, la sua opera "Historia de vita et gestis Scanderbegi" (Storia della vita e delle imprese di Scanderbeg) potrebbe contenere riferimenti al contesto dell'avanzata ottomana e indirettamente all'evento di Otranto. 👉 https://amzn.to/3F5cMe4
o Fonti archivistiche del Regno di Napoli: Documenti ufficiali, corrispondenza diplomatica, registri di spese militari relativi alla difesa del regno. Potrebbero contenere informazioni sull'assedio e sulle sue conseguenze.
o Documenti vaticani: Lettere papali, bolle, resoconti di nunzi apostolici che potrebbero riferire dell'evento e delle reazioni della Chiesa. In particolare, documenti relativi a Sisto IV, il papa durante l'assedio.
o Fonti veneziane e genovesi: Dispacci di ambasciatori, resoconti di mercanti, delibere del Senato veneziano o del Banco di San Giorgio genovese, che potrebbero menzionare l'impatto dell'evento sulle rotte commerciali e sulla politica mediterranea.
o Testimonianze oculari (se esistenti e trascritte): Anche se rare, potrebbero esserci state testimonianze dirette o indirette di sopravvissuti o di persone che hanno assistito agli eventi da lontano.

Fonti Secondarie:
• Monografie specifiche sui Martiri di Otranto:
o Libri e saggi dedicati esclusivamente all'evento: Cerca titoli come "I Martiri di Otranto", "Otranto 1480", ecc. Esistono diverse pubblicazioni che analizzano l'evento da un punto di vista storico, religioso e culturale.
o Studi agiografici: Opere che approfondiscono la vita e il martirio dei santi di Otranto, con un focus sulla loro dimensione religiosa.
• Opere storiche generali sul Medioevo e sul Rinascimento:
o Manuali di storia medievale e rinascimentale: Forniscono il contesto storico e politico dell'epoca, l'avanzata ottomana, la situazione del Regno di Napoli.
o Storie d'Italia: Volumi che trattano la storia italiana nel XV secolo, con sezioni dedicate all'invasione ottomana e all'evento di Otranto.
o Opere sulla storia dell'Impero Ottomano: Forniscono la prospettiva ottomana sull'espansione nel Mediterraneo e le motivazioni delle campagne militari.
• Studi sulla storia locale (Puglia e Salento):
o Libri e articoli sulla storia di Otranto e del Salento: Offrono una prospettiva più dettagliata sul contesto locale, la vita della città, la sua importanza strategica.
• Studi sulla religiosità popolare e sul culto dei santi:
o Opere sull'agiografia e sul culto dei martiri: Analizzano il processo di riconoscimento dei martiri da parte della Chiesa e lo sviluppo del culto popolare.