La difesa di un padre che non riesce a pagare il mantenimento
Автор: L'avvocato dei papà
Загружено: 2021-05-14
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Mancato pagamento dell'assegno di mantenimento: la difesa
Facciamo una breve parentesi prima di addentrarci nella soluzione del quesito.
Il giudice, nel quantificare la misura degli alimenti, deve tenere conto delle effettive possibilità economiche del soggetto obbligato e quindi non ci si dovrebbe mai trovare – salvo che lo si voglia intenzionalmente – trovare nella impossibilità di corrispondere l’assegno di mantenimento.
La vita però è imprevedibile ed eventi che possono minare un apparente equilibrio sono dietro l’angolo.
Il Covid n’è stata la dimostrazione più evidente. Molti hanno perso il loro posto di lavoro o si sono visti, nel migliore delle ipotesi, ridurre drasticamente le loro entrate.
Ma vi possono essere anche eventi meno gravi che possono andare a minare l’equilibrio economico. Un danno imprevisto alla casa, all’auto ecc. possono comportare spese impreviste che si vanno a ripercuotere sulla possibilità effettiva di poter corrispondere l’assegno di mantenimento stabilito dal giudice.
Detto questo sia chiaro:
Chi non paga il mantenimento può subire un procedimento penale
La difesa
In procedimenti di questo genere la difesa non è mai semplice in quanto non si è mai visti di buon occhio dal giudice.
Il non aver provveduto a pagare il mantenimento, socialmente parlando, è visto come una azione riprovevole e quindi, poiché il giudice è un uomo, anche lui non si sottrae da certi giudizi personali che dovrebbero stare fuori dal processo.
Insomma, quello che si vuol dire è che la difesa in questi tipi di procedimenti è possibile ma sicuramente delicata soprattutto se il mancato pagamento dell’assegno riguarda i figli.
Infatti, al contrario, se il mancato pagamento dell’assegno riguarda la moglie, si ha una possibilità in più di uscire dal processo in quanto, in assenza di un vero stato di bisogno dell’ex, non costituisce reato se dovuto a precarie condizioni economiche del soggetto obbligato.
Se tale stato di bisogno manca il reato non sussiste.
Lo stato di bisogno del coniuge obbligato
Non può essere punito chi non versa il mantenimento perché si trova in uno
Come dicevano i latini: ad impossibilia nemo tenutur
Nessuno è tenuto a fare cose impossibili.
Se il soggetto tenuto a versare l’assegno di mantenimento si trova in uno stato di indigenza tale da non consentire neppure un adempimento parziale questi non commetterà reato.
Sul punto va fatta, però una precisazione dettata dai molti casi che mi sono capitati.
L’impossibilità economica deve essere provata ed oggettiva.
Spesso capitano casi di soggetti che si dicono impossibilitati ma su basi ipotetiche e non concrete.
Ad esempio, frequente è il caso di colui che sostiene di avere spese che però attualmente non ha e che potrebbe avere nel futuro: ad esempio il canone di locazione od un mutuo.
Queste supposte spese non sono reali e non ci si può basare su esse.
Se poi il soggetto possedesse dei beni immobili non si potrebbe giustificare una impossibilità economica perché, ad esempio ha perduto il lavoro, potendo comunque vendere tali beni per poter provvedere ai suoi obblighi.
Insomma, se l’inadempimento deriva da una volontà del soggetto obbligato di non pagare che comunque dia giustificazioni che tali rimangono, questi non avrà difesa nel processo penale.
Diversamente si potrà approntare una difesa concreta ed efficace, difesa che andrà costruita attentamente e per tempo.
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