Il mio orecchio funziona ancora bene? Il calo dell'udito
Автор: Il microfono
Загружено: 2023-02-27
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L’udito che cambia: questione di orecchie… o di cervello?
Dobbiamo preoccuparci se, con l’età, il mondo inizia a suonare un po’ più “ovattato”?
E allora che facciamo: impianti audio dedicati ai trentenni, ai quarantenni, ai cinquantenni… fino alla “versione senior”?
E poi, diciamolo: la musica si gode di più con il timpano o con l’encefalo?
Domanda finale: se dovessi scegliere, preferiresti rinunciare alle orecchie o al cervello?
Scherzi a parte, il calo dell’udito legato all’età – chiamato presbiacusia – è un processo naturale che interessa gran parte della popolazione matura. Si manifesta in modo graduale e simmetrico, coinvolgendo soprattutto le alte frequenze: quelle che rendono nitide le parole e distinguibili i suoni in ambienti rumorosi.
La causa principale è il progressivo deterioramento delle cellule ciliate dell’orecchio interno, responsabili di tradurre le vibrazioni sonore in segnali nervosi. Col tempo, queste cellule perdono efficienza, e il cervello riceve un “file audio” sempre più compresso.
Non si può bloccare del tutto il fenomeno, ma si può convivere bene con esso: apparecchi acustici di ultima generazione, ambienti con buona acustica e abitudini di ascolto consapevoli fanno davvero la differenza.
Perché, in fondo, non conta solo quanto si sente, ma come si ascolta.
Un video "come viene viene" a cura di Sabino Coppolecchia titolare di: https://www.ilmicrofono.it
00:00 inizio video tutorial
00:45 calo dell'udito fisiologico
01:44 solo i giovani si gustano la musica?
02:40 sentiamo con le orecchie ma ascoltiamo col cervello
04:00 gusto e capacità critica
04:43 un esempio
06:49 è necessario ascoltare musica HiFi?
07:48 non disperiamo
09:15 iscrizione al canale biologico
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