Milano Chiesa S. Maria Annunciata in Chiesa Rossa Luci di DAN FLAVIN e S.Giovannino di Giacomo Manzù
Автор: paoloslavazza
Загружено: 2016-04-03
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Dal 1997 ospita permanentemente Untitled, l'ultima opera dell'artista minimalista Dan Flavin, la cui progettazione, stimolata da una lettera del parroco all'artista, fu completata a distanza due giorni prima della morte dell'autore, avvenuta il 29 novembre 1996. L'opera fu realizzata ed installata solo l'anno successivo grazie all'interessamento del Dia Art Foundation di New York e della Fondazione Prada. L'installazione permanente è costituita da tubi al neon blu e verdi per la navata centrale, rossi per il transetto, oro per l'abside, nel transetto e nell'abside sono anche presenti delle file di neon a luce di Wood.
L'architettura della chiesa e la disposizione dei neon rendono ben separate le varie zone di luce, di sera ben visibili anche dall'esterno. La variazione dei colori rimanda alla luce come trascorrere del giorno, dall'alba al tramonto, con l'oro posto nell'altare al centro della chiesa come nei mosaici delle antiche chiese bizantine.
Dal 2008 è sospeso sopra l'altare un grande disco (233 cm) in legno di pioppo "Luce", scultura del maestro Pino Pedano che ha realizzato anche la fusione in esterno rappresentante Padre Pio da Pietrelcina.
All'interno della chiesa sono da segnalare: la cappella mariana con la statua della Madonna opera di Giacomo Munster di Ortisei, il bassorilievo con l'Annunciazione dell'altare, opera della ditta Telli Comana di Seriate, ed è presente il tracciato d'acciaio di un labirinto circolare, il cui diametro è grande circa quanto la navata (8,215 metri).
A metà della navata laterale di destra, a pavimento, si trova l'organo a canne Mascioni opus 1178, costruito nel 2007. Per la sua costruzione, sono stati presi ad esempio gli organi barocchi tedeschi. Lo strumento ha la trasmissione integralmente meccanica e due tastiere di 50 note ciascuna ed una pedaliera dritta di 29 note.
Le fondamenta, delle quali ci rimane la cripta, erano state già gettate dall'ingegner Franco Della Porta su uno stile neo-romanico a impianto basilicale a tre navate con altrettante absidi.
Muzio sviluppò la chiesa a croce latina, con la navata centrale coperta da una volta a botte, visibile in esterno, che termina nell'unica abside. Il transetto presenta un soffitto in legno con capriate a vista. L'edificio si presenta con un aspetto monumentale e sacro privo di qualsiasi elemento superfluo: pareti spoglie e prive di decorazioni. L'altare maggiore, situato nell'abside, è sormontato da un ciborio marmoreo poggiante su quattro colonne.
Il pavimento di piastrelle gresificate a fasce con contorno di marmo nuvolato realizzato su disegno di Giovanni Muzio.
Sul fianco sinistro abbiamo il fonte, inserito in una cappella ottagonale, che rimanda ai battisteri medievali, sopra il fonte battesimale è possibile osservare lo splendido San Giovannino, scultura giovanile di Giacomo Manzù.
Dal 17 gennaio 2010 è conservata nel transetto una reliquia del Beato Don Carlo Gnocchi.
Una targa commemorativa posta all'ingresso della chiesa (sul lato sinistro) ricorda che la chiesa fu consacrata dal cardinale Ildefonso Schuster il 21 dicembre 1932.
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