Cosa sono le comunità Slow Food in Toscana

Abbiamo parlato e detto tanto della parola *"comunità"* nella ristorazione, ma io amo particolarmente questa parola perché è *l'abbraccio* – l'abbraccio che l'associazione fa sul territorio con chi crede in Slow Food e che possa servire a contribuire, con la nostra impostazione, a **cambiare un po' il mondo**. Vogliamo cercare di **salvaguardarlo**, a cominciare da come si produce un cibo e da come lo si consuma: una **consapevolezza del piatto**, di quello che abbiamo.
Fare comunità vuol dire *mettere insieme produttori, agricoltori, ristoratori* – tutto il mondo che può gravitare – per portare avanti tutti **lo stesso concetto**, lo stesso principio, che è quello di **buono, pulito e giusto per tutti**. Perché deve essere **per tutti**.
E questo "per tutti" è quell'**abbraccio** che dicevo prima: cercare di **coinvolgere**. E l'abbiamo fatto dal **Congresso di Torino del 2012**, facendo nascere le comunità sul territorio internazionale.
*Le comunità in Toscana*
In *Toscana* ne abbiamo quasi *una trentina**. Sono comunità che si occupano di vario genere: come in questo caso si sta parlando di un **vitigno* (il Pugnitello), ma in altri casi parliamo di un *prodotto* – può essere il **carciofo violetto**. In altri casi si parla di **educazione**, quindi abbiamo contatti con scuole, con i ragazzi, ci mettiamo insieme a portare avanti dei progetti. In altri casi si parla di **turismo**, quindi coinvolgiamo delle zone dove ci sono agriturismi, ristoranti, aziende agricole con cui facciamo dei percorsi insieme per **valorizzare il territorio**.
*L'abbraccio aperto a tutti*
Quindi la comunità è quell'**abbraccio** che vi dicevo prima, che vogliamo tenere sempre vivo perché ci permette di **allargare il nostro raggio d'azione**, a prescindere dall'essere soci dell'associazione stessa.
Concludo prendendo spunto proprio dal vostro nome: *Pugnitello**. Vi è già stato detto di questo **pugno chiuso* che, secondo me, rappresenta quella *forza**, quella **caparbietà* che credo solo voi – **viticoltori eroici**, tra virgolette, in questo mondo – potete portare avanti.
Quindi il *pugno chiuso* credo che vi rappresenti molto bene e credo che sia la forza, l'esempio da portare a tutti per *allargare il più possibile la filosofia di Slow Food* del buono, pulito e giusto.