Milano QUARTO OGGIARO - Chiesa S.LUCIA e PIAZZETTA GAGARIN aka VIA CAPUANA set del film FAME CHIMICA
Автор: paoloslavazza
Загружено: 2025-10-24
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La Chiesa di Santa Lucia a Quarto Oggiaro, progettata da Renato Radici e consacrata nel 1981, è un esempio di architettura moderna al servizio della comunità. Ospita opere significative di artisti locali come Elvis Pinna, Elena Ortelli e lo scultore Quatrini di Varese, che ne arricchiscono il valore spirituale e culturale.
🕍 Architettura e struttura
Progetto: realizzata tra il 1959 e il 1961 su disegno dell’architetto Renato Radici, la chiesa rientra nel piano delle 22 nuove chiese volute dal Cardinale Montini per celebrare il Concilio Vaticano II.
Struttura: aula rettangolare cuspidata, con travature a ipsilon in cemento armato e tamponamenti in laterizio. Il soffitto è intonacato e interrotto da un lucernario sopra il presbiterio.
Accesso: la facciata è arretrata rispetto all’impianto strutturale, creando un portico con tre portali architravati in metallo e vetro.
Spazi liturgici: sul lato sinistro si trova una cappella dedicata a Santa Lucia, sul destro il battistero.
🎨 Opere artistiche principali
Vetrate di Elvis Pinna (1982–1985):
Battistero: rappresentano il cammino dell’uomo attraverso le acque del Battesimo, dal peccato alla luce della Resurrezione.
Navata: grandi vetrate colorate raffigurano la Creazione, la Cacciata dall’Eden, la Redenzione e la Resurrezione. Pinna, artista locale, fu anche educatore nell’oratorio.
Via Crucis di Quatrini di Varese:
Collocata sul fianco sinistro della navata, è una serie di stazioni scolpite con forte espressività, realizzate in stile moderno.
Tela del martirio di Santa Lucia di Elena Ortelli (2001):
Opera pittorica collocata nella cappella laterale, raffigura la santa in un momento di estasi e sacrificio.
Tavole lignee di G. Mangoni:
Intarsi raffiguranti la Pietà, il Mosè di Michelangelo e San Giovanni Battista, collocati lungo la navata.
✝️ Rilevanza spirituale e sociale
Tempio dei non vedenti: su proposta di Mons. Varesi, la chiesa fu dedicata ai ciechi, con celebrazioni e iniziative specifiche. Papa Giovanni XXIII donò una reliquia della santa.
Consacrazione: avvenuta il 27 settembre 1981 per mano del Cardinale Carlo Maria Martini, dopo importanti lavori di adeguamento liturgico curati dall’architetto Gian Luigi Sala.
Presenza educativa: dal 1985, le Suore Missionarie di Gesù Redentore operano nella parrocchia con attività catechistiche e assistenziali.
La "piazzetta Gagarin" di Quarto Oggiaro è celebre per essere il cuore simbolico del film Fame Chimica (2003), che ne ha immortalato il degrado urbano e le tensioni sociali. Il film racconta l’amicizia tra due giovani in bilico tra legalità e marginalità, in un contesto segnato da spaccio, razzismo e voglia di riscatto.
🏙️ Piazzetta Gagarin: identità e notorietà
La cosiddetta piazzetta Gagarin si trova all’incrocio tra via Sabatino Lopez e via Renato Simoni, nel settore orientale di Quarto Oggiaro, Milano. Non ha un nome ufficiale, ma viene chiamata così in riferimento alla cooperativa Gagarin, che ha sostenuto la produzione del film Fame Chimica.
Origine urbanistica: nata negli anni ’60 come spazio commerciale tra palazzi popolari, con negozi disposti lungo via Lopez a forma di "S".
Vegetazione e degrado: inizialmente abbellita da 13 bagolari, oggi è segnata da parcheggi malridotti e negozi chiusi, che ne accentuano l’aspetto desolante.
Rilevanza culturale: è diventata famosa grazie al film Fame Chimica, che ha scelto questo luogo come simbolo della periferia milanese, teatro di conflitti sociali e giovanili.
🎬 Trama sintetica di Fame Chimica (2003)
Diretto da Antonio Bocola e Paolo Vari, Fame Chimica è un film drammatico ambientato tra Barona e Quarto Oggiaro. La piazzetta è il fulcro della narrazione, dove si intrecciano le vite dei protagonisti.
Claudio lavora in una cooperativa, è frustrato e senza prospettive.
Manuel, suo amico d’infanzia, è un gommista ma guadagna davvero dallo spaccio, dominando la piazzetta come "zarro metropolitano".
Maja, ex compagna di scuola tornata da Londra, fa vacillare la loro amicizia: entrambi si innamorano di lei.
Conflitto sociale: il padre di Maja, tabaccaio, vuole costruire una cancellata per separare italiani e immigrati, accusati del degrado. Claudio sospetta che sia solo un pretesto per eliminare la concorrenza del bar gestito da Zakhir, maghrebino.
Esplosione e arresto: una bomba distrugge il bar del tabaccaio. Manuel, ferito, aggredisce un poliziotto e viene arrestato con gravi accuse.
Finale: Claudio lascia il lavoro e sembra pronto a partire con Maja per Londra. La cancellata viene costruita, ma il quartiere resta ferito e diviso.
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