Gallodoro (ME) Il Paese del Gonfalone Cinquecentesco….
Автор: Sicily Holiday
Загружено: 2024-11-08
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STORIA
Il centro abitato di Gallodoro, con i suoi 350 abitanti, è tra i più piccoli paesi di Sicilia. Esso è ubicato alle pendici dei monti Peloritani, qualche chilometro sopra il centro costiero di Letoianni.
Le più antiche tracce di frequentazione umana nel territorio sono visibili sin dall’età antica (località Boccena), ma il primo importante centro abitato è attestato in epoca normanna (XI-XII secolo). In età medioevale e moderna Gallodoro appartenne prima a famiglie aristocratiche fedeli alla corona, poi venne accorpato alla vicina Taormina.
Nel 1634 il centro abitato venne distaccato da Taormina ed il re di Spagna Filippo IV concesse il diritto di costruire un centro abitato (licentia populandi). Gallodoro divenne marchesato e concesso alla famiglia Reitano (1641), a questa famiglia Gallodoro rimase sino al 1678, quando i Reitano si schierarono con i francesi contro gli spagnoli. Gli spagnoli vinsero la guerra contro i Francesi e i Reitano vennero privati del loro feudo che in seguito verrà concesso alla famiglia Vigo a cui appartenne sino all’abolizione della feudalità.
ITINERARIO
Nella parte più alta del paese troviamo i ruderi della basiliana CHIESA DI SAN NICOLA, (XVII secolo), in particolare un abside quadrangolare al cui interno sono ancora visibili i fori per le impalcature di costruzione. La chiesa dava anche il nome al quartiere che era sorto attorno ad essa.
Scendendo per le tipiche viuzze si potrà vedere PALAZZO MANGANO, piccolo palazzetto borghese che venne fatto costruire da Don Domenico Cacopardo e prende il nome dall’ultimo proprietario. Il palazzo è semplice, ma elegante grazie alle cornici delle porte realizzate in bianca pietra calcarea.
Si prosegue verso il centro del paese, lungo il tragitto si possono scorgere piccole case, da cui sporgono le pareti esterne di PICCOLI FORNI A LEGNA, in quanto sino a qualche decennio fa la popolazione di Gallodoro era solita preparare il pane ed altro a casa.
Siamo ora nel cuore del paese dove ci accoglie la piccola CHIESA DI SAN SEBASTIANO (XV-XVII secolo), al cui interno sono conservati preziose tele ed arredi liturgici. All’esterno la chiesa si segnala per il raffinato portale del 1680. Nella piazzetta antistante la chiesa si affaccia una curata abitazione, con un’antica e curata scala di accesso.
Si scende ora verso la CHIESA MADRE DI SANTA MARIA ASSUNTA (XIV-XX secolo), punto di riferimento del paese di Gallodoro. L’edificio ha la sua prima fase costruttiva nel XIV secolo, ma venne più volte rifatto nel corso dei secoli. Nel suo interno si possono osservare dei piccoli tesori:
• La pala d’altare Dormizio Virginis (1607).
• Statua processionale di San Teodoro, patrono di Gallodoro.
• Statua della Vergine Immacolata (XVII secolo).
• Gonfalone del Santissimo Crocifisso (primi decenni del XVI secolo). Il Gonfalone è sicuramente l’opera più preziosa che Gallodoro conserva. Esso veniva un tempo portato nelle processioni e quello di Gallodoro è l’unico rimasto in Sicilia. La preziosa e raffinata opera d’arte mostra entrambe le parti della tavola dipinte. Lato A. La Crocifissione, sotto cui troviamo San Nicola, santo protettore della città di Taormina, nel cui territorio Gallodoro rientrava nel XVI secolo. Lato B Vergine in trono col bambino, sotto cui troviamo San Teodoro, santo patrono di Gallodoro.
Al di sotto della chiesa Madre si trova un caratteristico quartiere che porta verso l’uscita del paese. Qui in una piccola via che conduce ad un caratteristico cortile troviamo DUE MURALES (opera dell’artista di street art Andrea Sposari) che ha voluto rappresentare su due pareti di antiche case, San Teodoro, rappresentato come santo guerriero in preghiera.
Poco più sotto si può vedere la CHIESA DI MARIA MADDALENA di cui rimane solo l’abside realizzato all’interno di una grotta. Nel suo interno, sulla destra, si osserva la data 1711, probabile data di realizzazione dell’edificio. Davanti la chiesa oggi troviamo terrazze degradanti verso il mare, un tempo, invece, si trovava la chiesa madre del paese, dedicata a San Teodoro, purtroppo crollata, insieme ad altre case a seguito di una frana.
Infine su una piccola piazzetta troviamo il Gallo, simbolo di Gallodoro, e un’antica macina di molitura a ricordare i tempi in cui l’economia del paese di basava sull’agricoltura.
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0:29 Ingresso del Paese
0:40 Ruderi della Chiesa di San Nicola
0:58 Palazzo Mangano
1:19 Chiesa di San Sebastiano
1:46 Chiesa di Santa Maria Assunta prospetto occidentale
1:56 Chiesa di Santa Maria Assunta Prospetto principale
2:12 Dormitio Virginis
2:22 Statua di San Teodoro Patrono della citta
2:41 Gonfalone - Crocifissione
2:55 Gonfalone Madonna
3:14 Il cavallo di San Teodoro
3:26 San Teodoro
3:32 Chiesa di Santa Maria Maddalena 1711
3:58 Scultura del Gallo d'oro
4:07 Antica macina di molitura
4:19 Titoli di coda
4:35 Fine
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