VILLA MINETTA (Abandoned mansion) ● TESORI ABBANDONATI ● URBEX
Автор: Tesori Abbandonati
Загружено: 2018-12-14
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TIPOLOGIA: abitazione.
ANNO DI COSTRUZIONE: seconda metà del XIX secolo.
INFORMAZIONI: è stata considerata per tanti anni una delle più belle dimore italiane. Con un parco di sei ettari e una superficie di circa 4 mila metri quadrati, si sviluppa su cinque piani e per oltre un secolo fu il centro della vita novese e non solo.
Qui vi abitava il Conte Edilio Raggio, che all’epoca era considerato l’uomo più ricco del Regno d’Italia (alla sua morte aveva un patrimonio stimato di oltre i 200 milioni di Lire).
Fu realizzata e completata in diversi momenti, ma l’attuale impronta più classica risalente al Ventesimo secolo, la si deve proprio ad ad Edilio Raggio, che la disegnò a sua dimora, caratterizzandola con quelli che furono i suoi colori simbolo: il bianco ed il rosa.
Questa villa è un susseguirsi di eleganti stanze e di sontuosi saloni, in un rincorrersi di ambienti luminosi arricchiti da colonne e capitelli, volte e pareti affrescate e tetti finestrati, stucchi e decorazioni.
CURIOSITÀ: il conte Edilio Raggio ospitò in questa lussuosa dimora persino il Re Vittorio Emanuele II e il principe Umberto di Savoia (futuro Umberto I).
STORIA: nel 1930 il conte Raggio e la sua famiglia si spostarono in un’altra proprietà.
Arriva la guerra e le sue stanze sono testimoni delle alterne vicende del conflitto. Per gli enormi saloni un tempo testimoni dei balli risuonano i tacchi degli stivali di un manipolo di Schutzstaffeln, le famigerate SS con divise nere e un teschio sul cappello, che si sono acquartierati nella villa. Dopo la liberazione di Roma da parte degli Alleati e nel timore di uno sbarco nel nord della penisola, il Comando Supremo delle Forze armate tedesche riorganizza le unità a difesa delle coste della Liguria. Nasce così il Gal (Gruppo armate Liguria), formato da unità italiane e tedesche, il cui comando prende sede proprio a Villa Minetta. Al comando dell’Armata fu designato il maresciallo Rodolfo Graziani (uno dei più importanti e famigerati gerarchi del fascismo italiano) che prende casa nelle sale della villa.
Al termine della guerra la villa ospita la famiglia circense di Giovanni Palmiri detto il Diavolo Rosso, che a causa della guerra non solo non ha più tendoni da montare, ma neppure piazze da rallegrare.
Palmiri a quei tempi era famosissimo, ma la sua carriera termina nel 1949 a causa di un numero acrobatico finito male.
Successivamente la villa viene acquistata dalla famiglia Spinoglio che ne fa la sua residenza. Nel parco viene costruita una piscina, un campo da tennis e una struttura con saune e spogliatoi. Anche la fortuna della famiglia Spinoglio, che sarà l’ultima a abitare la villa, finisce, e la proprietà va all’asta.
Si interessa all’acquisto Dody Al Fayed, che vorrebbe andarci ad abitare con Lady Diana, ma anche la loro storia termina tragicamente.
Nel 2004 l’industriale Valter Marletti l’acquista per 900 mila euro, promettendo di investire 10 milioni nella sua ristrutturazione. Gli investimenti non vennero effettuati e così cominciarono gli anni di abbandono e di furti.
STATO DI CONSERVAZIONE: pessimo. Gli stucchi e le decorazioni che abbellivano le volte sono precipitati sul pavimento, i parquet di legno del salone delle feste sono marci e ammuffiti. Sono stati asportati camini, pavimenti e altri decorazioni di valore, i ladri si sono presi anche i cavi in rame dell’impianto elettrico.
FONTE: http://www.alessandrianews.it
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Musica:
• Chris Zabriskie - I Don't See the Branches, I See the Leaves
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I Don't See the Branches, I See the Leaves di Chris Zabriskie è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (https://creativecommons.org/licenses/...)
Fonte: http://chriszabriskie.com/dtv/
Artista: http://chriszabriskie.com/
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