Stop reddito di cittadinanza, tensioni a Napoli: "Politici aumentano i vitalizi e tolgono dignità"

Tensioni oggi a Napoli durante la mobilitazione autoconvocata degli ex percettori di reddito di cittadinanza che si sono dati appuntamenti da diversi quartieri in Porta Capuana nei pressi di Piazza Garibaldi. In circa 400 sono partiti in corteo per chiedere l'immediato ripristino del reddito di cittadinanza o in alternativa lavoro dignitoso, ben lontano dalle offerte attuali del settore privato che in città arrivano a raggiungere le 20 euro per 8 ore di lavoro. I manifestanti hanno duramente contestato Giorgia Meloni davanti alla sede regionale di Fratelli d'Italia in Corso Umberto, per poi dirigersi alla sede dell'INPS. Qui la polizia ha provato a sbarrare la strada ai manifestanti, ma dopo alcuni momenti di tensione, le forze dell'ordine hanno deciso di arretrare per evitare che la situazione degenerasse. Il corteo è poi arrivato prima al Comune di Napoli ed infine in Prefettura. 

" Mentre aumentano i vitalizi e le spese militari, mentre fanno leggi che sanano l'evasione fiscale, tagliano l'unica misura che permetteva di arrivare a fine mese a 140 mila famiglie" spiega Mario Avoletto della Rete per la difesa del reddito di cittadinanza. La manifestazione, composta prevalentemente da donne, ha raccolto molta solidarietà per le strade di Napoli tra passanti e turisti. " E' una misura che è così osteggiata dal governo perché da la possibilità ai giovani e meno giovani di rifiutare il lavoro a 700 euro al mese per 12 ore a nero - sottolinea Avoletto - è una misura che ridona la possibilità alle persone di poter vivere dignitosamente".

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