Cadendo - by LoTek

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Testo:

(Strofa I)
Per dimenticare non serve poi molto,
basta lasciarsi ,lievemente cadere.
Un passo di troppo, una porta che sbatte,
un addio appena consumato al dovere.
Gli uomini seri, quelli in cravatta con la fronte lucida,
sono curvi a deprecare il tramonto mentre l'ufficio suda.
ma vorrebbero solo un’anima gentile
che non chieda loro “come va”, ma “resti un po’ con me?” " "Mi chiamo Anassimene..."

(Ritornello)
E cadere, ancora, senza chiedere perdono,
con la luna che applaude negli specchi del bar.
Non cercare salvezza, non pretendere gloria,
solo un vuoto che sappia respirare, è solo cadendo che ti sentirai una Star.

(Strofa II)
Nei film di una volta finiva in un modo diverso:
due ragazzi più belli, più soli di noi,
si prendevano a cuore, poi sparivano in mare,
lasciando nitrato d’argento e promesse solo da sognare.
Ma qui, negli uffici, il destino scolorisce, non c'è respiro
le luci non hanno più pace, è l'anima che sbiadisce, dov'è la rivoluzione?
Chi sogna, lo fa in segreto — col viso appoggiato,
sui treni regionali che sanno ancora di Stato, puzzano di vergogna e degrado.
(Ritornello)
E allora cadere, leggeri, come neve sui parabrezza,
stupendoci un poco della natura, di noi.
Non c’è redenzione, ma non siamo come voi,
abbiamo la grazia del non voltarsi mai per la nostra salvezza.

(Bridge)
Un filosofo direbbe: “È la quiete dei sensi.”
Io dico soltanto: “È il modo in cui vorrei respirare, senza più ansie nel ventre, e dolori e colpe da espiare.”
E mentre mi perdo, sento che la voglia di vita sparisce,
forse il vuoto ha la voce tua, amico mio, da spettro, benedetto lupo, compagno mio che nei gesti eroici svanisce.

(Ritornello)
E di nuovo cadendo, sempre più in basso, ma saperlo fare bene, con uno stile da gradasso, da maledetto che non sopporta più il peso di certe stupide pene.
con l’anima aperta, con un po’ di stile respirare come Anassimene.
La vita non salva, ma costringe a restare,
sospesi precisi, tra il cielo, l’asfalto e le solite cantilene.
Per dimenticare non serve poi molto,
basta lasciarsi cadere
E cadendo finalmente - grazie al cielo -
respirare.
(Coda)
E cadere, ancora, senza chiedere perdono,
con la luna che applaude negli specchi del bar.
Non cercare salvezza, non pretendere gloria,
solo un vuoto che sappia respirare, è solo cadendo che ti sentirai una Star.Cadendo
(Strofa I)
Per dimenticare non serve poi molto,
basta lasciarsi ,lievemente cadere.
Un passo di troppo, una porta che sbatte,
un addio appena consumato al dovere.
Gli uomini seri, quelli in cravatta con la fronte lucida,
sono curvi a deprecare il tramonto mentre l'ufficio suda.
ma vorrebbero solo un’anima gentile
che non chieda loro “come va”, ma “resti un po’ con me?” " "Mi chiamo Anassimene..."

(Ritornello)
E cadere, ancora, senza chiedere perdono,
con la luna che applaude negli specchi del bar.
Non cercare salvezza, non pretendere gloria,
solo un vuoto che sappia respirare, è solo cadendo che ti sentirai una Star.

(Strofa II)
Nei film di una volta finiva in un modo diverso:
due ragazzi più belli, più soli di noi,
si prendevano a cuore, poi sparivano in mare,
lasciando nitrato d’argento e promesse solo da sognare.
Ma qui, negli uffici, il destino scolorisce, non c'è respiro
le luci non hanno più pace, è l'anima che sbiadisce, dov'è la rivoluzione?
Chi sogna, lo fa in segreto — col viso appoggiato,
sui treni regionali che sanno ancora di Stato, puzzano di vergogna e degrado.
(Ritornello)
E allora cadere, leggeri, come neve sui parabrezza,
stupendoci un poco della natura, di noi.
Non c’è redenzione, ma non siamo come voi,
abbiamo la grazia del non voltarsi mai per la nostra salvezza.

(Bridge)
Un filosofo direbbe: “È la quiete dei sensi.”
Io dico soltanto: “È il modo in cui vorrei respirare, senza più ansie nel ventre, e dolori e colpe da espiare.”
E mentre mi perdo, sento che la voglia di vita sparisce,
forse il vuoto ha la voce tua, amico mio, da spettro, benedetto lupo, compagno mio che nei gesti eroici svanisce.

(Ritornello)
E di nuovo cadendo, sempre più in basso, ma saperlo fare bene, con uno stile da gradasso, da maledetto che non sopporta più il peso di certe stupide pene.
con l’anima aperta, con un po’ di stile respirare come Anassimene.
La vita non salva, ma costringe a restare,
sospesi precisi, tra il cielo, l’asfalto e le solite cantilene.
Per dimenticare non serve poi molto,
basta lasciarsi cadere
E cadendo finalmente - grazie al cielo -
respirare.
(Coda)
E cadere, ancora, senza chiedere perdono,
con la luna che applaude negli specchi del bar.
Non cercare salvezza, non pretendere gloria,
solo un vuoto che sappia respirare, è solo cadendo che ti sentirai una Star.