BERGAMO MAURIZIO CATTELAN "SEASONS" mostra diffusa: ONE - EMPIRE - BONES - NOVEMBER explicit images!
Автор: paoloslavazza
Загружено: 2025-09-12
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SEASONS di Maurizio Cattelan (Padova, 1960) è un percorso visivo nella città di Bergamo che riflette sulla ciclicità della vita e della storia, sull’ascesa e la caduta dei valori, sulle trasformazioni dell’individuo e della società. Il titolo richiama le stagioni come simboli universali di passaggio e rinnovamento, invitando a vivere la realtà nella sua complessità attraverso l’arte, che interpreta e trasforma il mondo.
La mostra si articola in quattro sedi e presenta cinque opere:
• Palazzo della Ragione ospita November (2023)
• GAMeC espone Empire (2025) e No (2021)
• Ex Oratorio di San Lupo accoglie Bones (2025)
• Rotonda dei Mille presenta One (2025), installazione site-specific
Bones (2025)
Allestita nell’Ex Oratorio di San Lupo, l’opera raffigura un’aquila in marmo Michelangelo, simbolo di potere e dominio, ora abbattuta e vulnerabile. Ispirata a una scultura commissionata nel 1939 dalla Dalmine, l’aquila incarna la crisi dei valori imperiali e la rottura con la natura. Il titolo, “Bones”, amplifica la tensione tra morte e struttura, smascherando l’ideologia e restituendo l’aquila alla sua verità ultima.
Empire (2025)
Alla GAMeC, Empire presenta un mattone di terracotta inciso con la parola “EMPIRE”, racchiuso in una bottiglia di vetro. Il contrasto tra solidità e fragilità suggerisce un potere potenziale ma inespresso, una rivoluzione mancata. L’opera evoca il messaggio nella bottiglia: potente ma isolato, simbolo di una comunicazione incompiuta e di utopie fallite.
No (2021)
Sempre alla GAMeC, No rielabora Him (2001), scultura di Hitler inginocchiato. Qui il volto è coperto da un sacchetto, gesto nato da una censura in Cina. L’occultamento nega il riconoscimento visivo, spostando l’attenzione su ciò che non si mostra. Il sacchetto diventa dispositivo di inquietudine, protezione e punizione, interrompendo la trasformazione del volto in icona.
November (2023)
Nel Palazzo della Ragione, November raffigura un senzatetto sdraiato su una panchina, in marmo Michelangelo, con i pantaloni slacciati e tracce di urina sul pavimento. L’opera stimola una riflessione sulla marginalità, la giustizia e la libertà. Il volto è quello di Lucio, amico dell’artista, introducendo una dimensione intima. La sede espositiva, antica sede di assemblee e tribunale, rafforza il cortocircuito tra potere e esclusione.
One (2025)
Alla Rotonda dei Mille, One mostra un bambino sulle spalle di Garibaldi che mima una pistola con la mano. Il gesto, ambiguo tra gioco e ribellione, interroga le responsabilità delle nuove generazioni verso la memoria storica. L’opera riflette sul concetto di unità, tra continuità e rottura, proponendo una coesistenza fatta di differenze e possibilità nuove.
Completa la mostra una campagna di comunicazione che coinvolge il Kilometro Rosso, con una declinazione visiva site-specific pensata per i portali del celebre muro progettato da Jean Nouvel.
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