Marco Bezzecchi senza filtri: "Sui social ero scarso, ma devi crederti più forte di Marquez"

Marco Bezzecchi si è raccontato al Motofestival partendo dalle visite al salone da ragazzino con il padre fino al presente da pilota ufficiale Aprilia.

Il riminese ha confermato la passione per le moto da strada, in particolare per la sua Aprilia Tuono 1100 ricevuta al Mugello, utilizzata regolarmente quando il tempo lo ha permesso.

Ha ammesso di guidare anche nel cross, disciplina in cui se l'è cavata bene nonostante la preferenza per l'asfalto.

Sul passaggio ad Aprilia, Bezzecchi ha spiegato che la prima uscita a Barcellona non ha generato entusiasmo esagerato, ma concentrazione per capire le differenze con la Ducati. L'infortunio di Jorge Martin ha cambiato i piani, trasformando un problema in opportunità: il pilota ha ricevuto più attenzioni dagli ingegneri ma ha dovuto fare un lavoro diverso rispetto al debuttante Ogura, che in Thailandia lo ha preceduto: "Mi giravano le palle" ha ammesso, riferendosi alle critiche sui social che lo davano per "scarso" già dall'anno precedente.

La prima vittoria a Silverstone è arrivata inaspettata, in un momento ancora difficile per il progetto.

Bezzecchi ha riconosciuto i miglioramenti della RS-GP ma ha sottolineato la necessità di stabilità e di più ore in sella per conoscere meglio la moto. Sul rapporto con la madre, ha raccontato l'episodio del giro all'All Star a Misano, nato da una richiesta di lei dopo anni di silenzio per una sgridata ricevuta a Viserba.

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