Presentazione del libro Suprematismo bianco - Roma 13 aprile 2023
Автор: Casa dei Diritti Sociali ODV
Загружено: 2023-04-14
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Presentazione del libro di Alessandro Scassellati Sforzolini, Suprematismo bianco. Alle radici di economia, cultura e ideologia della società occidentale, Derive Approdi, 2023. Presenti: l'autore, Claudio Tosi (Cemea del Mezzogiorno), Nicoletta Teodosi (CILAP-EAPN), Claudio Cippitelli (Parsec). Modera Giulio Russo, presidente di Casa dei Diritti Sociali.
All’interno del complesso, incerto e contrastato scenario economico e politico attuale, il libro analizza il fenomeno del suprematismo e del terrorismo bianco che investe tutti i paesi occidentali. Vengono accuratamente ricostruite le caratteristiche di questo fenomeno, attraverso l’analisi delle sue basi storiche, economico-politiche, culturali e ideologiche, delle narrazioni retoriche delle forze politiche conservatrici e di destra, delle trasformazioni indotte dal neoliberismo.
Ne emerge un mondo apocalittico e dispotico che affonda le proprie secolari radici nel colonialismo e nella nascita del capitalismo. D’altro canto, il suprematismo bianco è insito nella costituzione e nelle politiche dell’immigrazione degli Stati Uniti, «faro della democrazia globale». Se negli anni Sessanta i movimenti sociali per i diritti civili hanno messo in discussione questo carattere fondativo della società americana, forme di razzismo e suprematismo continuano a essere istituzionalizzate nelle politiche del welfare e della sicurezza interna, in un mondo sempre più paranoico e classista.
Il libro si sviluppa sulla convinzione che per affrontare il fenomeno del suprematismo bianco e comprenderne il radicamento nelle culture e società occidentali è necessario condurre un’analisi critica di «lunga durata» dei rapporti di forza – economici e politici – che queste società hanno storicamente avuto e continuano ad avere con le popolazioni «colorate» (non-bianche) del resto del mondo.
Relazioni che dal XV secolo continuano ad essere fortemente asimmetriche e squilibrate, prima nel quadro del colonialismo, capitalismo e imperialismo europeo e più tardi del dominio economico-finanziario e politico-militare americano – la Pax Americana – che è venuto consolidandosi a partire dalla seconda metà del XX secolo sulla scia prima della dissoluzione degli imperi britannico, francese e di altri paesi europei, e poi del collasso dell’Unione Sovietica nel 1991.
La tesi di fondo dello studio è che oggi il suprematismo bianco rappresenta uno dei sintomi più emblematici della crisi di questo dominio e, più in generale, della crisi del capitalismo globale – la globalizzazione – regolato dal neoliberismo attraverso accordi free trade e le «istituzioni di Bretton Woods».
Una crisi sistemica che si dipana con l’emersione di un mondo multipolare e policentrico caratterizzato da rapporti sempre più problematici e tesi tra le tre cosiddette superpotenze dotate di grandi arsenali nucleari, Stati Uniti e i loro alleati occidentali, Cina, Russia, e un numero crescente di paesi emergenti non occidentali del «Sud globale» (soprattutto asiatici, come India, Indonesia, Malaysia, Filippine e Vietnam, ma anche Messico, Brasile, Sud Africa, Nigeria, Turchia, Iran e paesi del Golfo), per cui si è aperta una nuova fase storica, quella della globalizzazione selettiva basata su una frammentazione dell’economia-mondo in blocchi geopolitici e geoeconomici in via di «disaccoppiamento» – un blocco euro-atlantico con i suoi satelliti in Asia orientale e Oceania e un blocco euro-asiatico in formazione – che esprimono diversi modelli di sviluppo capitalistico e di rapporti strutturali tra sistema tecnologico e finanziario e sistema sociale e politico, e sono in forte competizione tra loro per la supremazia economica (integrazione e controllo di risorse strategiche, supply chains e mercati), politico-militare (sfere di influenza) e culturale (egemonia ideologica e soft power).
Il quadro teorico con cui il libro è stato scritto è quello dell’economia politica informata dall’analisi storico-antropologica, mentre il suo spirito origina dalla consapevolezza di quanto profonda, estesa e complessa sia la crisi che oggi investe il pianeta. È una crisi onnicomprensiva e onnipresente, in cui geopolitica, capitalismo, crisi finanziarie, conflitti armati, disuguaglianze socio-economiche, cambiamenti climatici e divisioni razziali, etniche e religiose si intrecciano, alimentandosi e potenziandosi a vicenda in una spirale sempre più catastrofica.
Pertanto, il libro è un tentativo di analizzare un fenomeno assai inquietante come il suprematismo bianco e, allo stesso tempo, provare ad interpretare e a «mettere in ordine» il caos globale, ossia costruire un quadro interpretativo e una narrativa in grado di fornire alcuni strumenti per comprendere l’apparente anarchica condizione presente del mondo in cui viviamo. Un mondo decisamente in subbuglio.
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