Storia del Freddo della Banda della Magliana , Abbatino detto Crispino
Автор: Cicalone Simone
Загружено: 2020-05-22
Просмотров: 712921
Storia del Freddo della Banda della Magliana , Abbatino detto Crispino
⭕PRODOTTI FOODSPRING
http://tidd.ly/cc9e3ee9
codice sconto simoneyt da usare con link sopra
🔴Instagram contenuti esclusivi
/ cicalonesimone
🔴Store ufficiale di Scuola di Botte, t-shirt, felpe, giubotti, canotte
https://www.teezily.com/stores/scuola...
🔴Gruppo Telegram
https://t.me/joinchat/FWX9wlTu350NnsF...
🔴Sigla scaricabile in mp3
⚡️Scuola di botte
http://www.scuoladibotte.com/wp-conte...
🔥Colpo sotto
http://www.scuoladibotte.com/wp-conte...
🔴Donazioni per gli adesivi https://www.paypal.me/cicalone
🔴Supportaci / cicalone
🔴Pagina ufficiale
https://www.scuoladibotte.com
🔴Pagina Facebook
/ scuoladibotte
Maurizio Abbatino detto Crispino (Roma, 19 luglio 1954) è un criminale e collaboratore di giustizia italiano, boss dell'organizzazione criminale romana Banda della Magliana.
Il suo incontro, casuale, con Franco Giuseppucci (Fornaretto), altro futuro boss della Banda, avviene per la restituzione di una borsa contenente armi appartenute al Fornaretto e incautamente sottratta da alcuni malavitosi legati al suo giro. Dopo accurate ricerche, Giuseppucci viene infatti a sapere che le armi sono finite nelle mani di una batteria del quartiere San Paolo.
«Era accaduto che Giovanni Tigani, la cui attività era quella di scippatore, si era impossessato di un'auto Vw Maggiolone cabrio, a bordo nella quale Franco Giuseppucci custodiva un borsone di armi appartenenti ad Enrico De Pedis. Il Giuseppucci aveva lasciato l'auto aperta davanti al cinema "Vittoria", mentre consumava qualcosa al bar. Il Tigani, ignaro di chi fosse il proprietario dell'auto e di cosa essa contenesse, se ne era impossessato. Accortosi però delle armi, si era recato al Trullo e, incontrato qui Emilio Castelletti che già conosceva, gliele aveva vendute, mi sembra per un paio di milioni di lire. L'epoca di questo fatto è di poco successiva ad una scarcerazione di Emilio Castelletti in precedenza detenuto. Franco Giuseppucci, non perse tempo e si mise immediatamente alla ricerca dell'auto e soprattutto delle armi che vi erano custodite e lo stesso giorno, non so se informato proprio dal Tigani, venne a reclamare le armi stesse. Fu questa l'occasione nella quale conoscemmo Franco Giuseppucci il quale si unì a noi che già conoscevamo Enrico De Pedis cui egli faceva capo, che fece sì che ci si aggregasse con lo stesso. La "batteria" si costituì tra noi quando ci unimmo, nelle circostanze ora riferite, con Franco Giuseppucci. Di qui ci imponemmo gli obblighi di esclusività e di solidarietà»
Доступные форматы для скачивания:
Скачать видео mp4
-
Информация по загрузке: