Wadi Rum: 24 ore nell'incredibile deserto giordano | Giordania (parte 4) |

Come visitare il deserto del Wadi Rum in un giorno?

Dopo aver visto la mitica Petra e dormito ad Aqaba, sulle rive del Mar Rosso, siamo ora pronti a trascorrere un giorno e una notte in uno dei paesaggi desertici più famosi del mondo.

Si accede del Visitor Center dove troverete tutte le informazioni sulle varie escursioni ed eventuali pernottamenti. Noi, avendo il Jordan Pass e la nostra escursione prenotata online, possiamo andare subito al villaggio e dopo pochi minuti siamo già sulla jeep che ci porterà per 24 ore dentro uno dei paesaggi desertici più famosi del mondo.

L’immagine del deserto è spesso associata alle alte dune di sabbia dorata del Sahara, ma il Wadi Rum, o Valle della Luna, è qualcosa di diverso: è un alternarsi di montagne di arenaria vermiglia che si alternano a piatte distese di sabbia che sfumano dal rosso all’arancione al bianco.

Un albero solitario ci introduce alla prima tappa del tour. Le Lawrence’s springs, sono delle sorgenti accostate al nome di Lawrence d’Arabia, ma la presenza di incisioni nabatee dimostra quanto queste fonti
fossero già importanti molto più anticamente.

Le dimensioni di questa valle sono enormi, per questo le jeep procedono molto spedite, esponendoci a forti folate di vento, come quelle che hanno generato le dune rosse di Al Ramal. Dove siamo saliti per ammirare il panorama di spazi aperti e sconfinati, poi ci dirigiamo adesso verso il canyon Khazali, una gola strettissima.

Nonostante il grande traffico di persone la nostra guida beduina Yussef, riesce a mostrarci delle bellissime incisioni rupestri vecchie più di 2000 anni.

Incredibile anche che il gruppo a cui siamo stati aggregati sia composto solo ed esclusivamente da italiani… ovviamente tutti tranne la povera Diana, che in certi momenti rimane un po’ fuori dai discorsi.

Comunque il momento del pranzo rappresenta sempre una buona occasione per socializzare e poi tutti ci lasciamo improvvisamente cullare dal silenzio del deserto…

E’ il momento più caldo del giorno ma per noi è già tempo di risalire sulla jeep per ammirare fenomeni geologici di ogni tipo come la Roccia fungo.

Questo set cinematografico naturale ci proietta dentro i paesaggi di Star Wars e di altre pellicole girate tra queste rocce, ma a differenza di uno schermo bidimensionale, qui il caldo e la fatica sono reali, soprattutto quando ci ritroviamo a percorrere un canyon pieno di sabbia.

Molto belli anche gli archi di roccia, dove è possibile scattare delle foto spettacolari.

Il sandboarding rappresenta l’ultimo vero sforzo della giornata ma dopo qualche caduta, pure io e Diana riusciamo a completare la nostra discesa.

Quando veniamo finalmente accompagnati ad ammirare il magnifico tramonto sul deserto capiamo che le nostre fatiche sono ufficialmente finite e da questo momento in poi potremo goderci un po’ di relax…

Giungiamo al nostro campo ormai circondati dal buio e da una temperatura che improvvisamente si è fatta fresca.

Il tempo di una doccia rigenerante e finalmente possiamo ammirare la nostra cena cotta in maniera tradizionale sotto la sabbia.

Dopo cena io e Diana riusciamo giusto ad ammirare il fantastico cielo stellato, prima di crollare dal sonno nella nostra tenda.

Questo però ci consente di ammirare lo spettacolo dell’alba, quando il freddo della notte entra in contatto con i tiepidi raggi del sole, generando un’atmosfera frizzante e rigenerante.

Il silenzio totale viene invece interrotto da suoni che sembrano provenire da km di distanza: il verso dei dromedari che partono per le escursioni mattutine e il rombo dei motori delle jeep che ricominciano a scortare i nuovi turisti in lungo e in largo.

Prima di salutare il Regno del Deserto, abbiamo giusto il tempo di scattare le immancabili foto con il cartello “attenti ai dromedari” e di visitiare l’antica ferrovia del deserto giordano.

Resa famosa dal film Lawrence d’Arabia, fu costruita dagli ottomani all’inizio del ‘900 per collegare i luoghi sacri per il pellegrinaggio musulmano.

Poi cominciamo finalmente il nostro lungo viaggio verso il nord del Paese, dove ci attendono le rovine di Jerash, un’altra mitica città del passato.

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A presto!

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