CALATA di San Filippo Siriaco ~ Calatabiano 20/05/2006
Автор: 3marapi
Загружено: 2025-10-05
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Discesa di San Filippo anno 2006.
la caduta del fercolo sul lato destro, nella cosiddetta "Curva Pericolosa".
"A Calata di San Fulippu"
La sera del sabato antecedente la terza domenica del mese di maggio, il pesante fercolo ("Vara") con il simulacro reliquiario di San Filippo "Siriaco" (meglio conosciuto come San Filippo d'Agira) Protettore e Compatrono della città di Calatabiano (CT), viene portato a spalla, di corsa, da circa 40 portatori lungo l'impervio e scosceso sentiero che dalla Chiesa del Ss. Crocifisso (sita sulla collina che si domina il paese e denominata "Monte Castello") conduce alle porte dell'abitato.
Giunto in poco più di 6 minuti alla cosiddetta "Prima Croce", il Santo viene accolto dal Parroco, dai membri del comitato festeggiamenti e dalla banda musicale, e rivestito del Suo "oro". La folle discesa si conclude poi nella Chiesa Madre Maria Ss. Annunziata, situata nella piazza centrale.
La domenica successiva, "Ottava" della festa avviene l' "Acchianata"; il simulacro viene risalito nella sua dimora sotto l'antico castello arabo-normanno.
La prima "Calata" corre voce sia avvenuta nel 1766, mentre recenti ipotesi collocano l'avvento del rito tra il 1735 e il 1740.
La folle corsa compiuta dal fercolo durante la "Calata" o "Scinnuta" rappresenta simbolicamente la scacciata dei demoni da parte di Filippo "sterminatore di diavoli". Il Santo infatti, secondo l'Agiografia, oltre ad essere Presbitero aveva ricevuto direttamente da un Pontefice (del quale non si conosce il nome) il compito speciale dell'esorcistato, con l'incarico di recarsi in Sicilia e di liberare in particolare Agira dall'infestazione demoniaca.
Il volto e le mani del Simulacro sono di colore nero poiché secondo la tradizione, il Santo Taumaturgo ed Esorcista avrebbe inseguito il diavolo sino all'inferno dal quale ne sarebbe uscito ricoperto di fuliggine e perciò con il volto annerito dalle fiamme.
I portatori di San Filippo indossano una maglietta, un fazzoletto devozionale e una fascia il cui colore si alterna di anno in anno tra il verde, il giallo e il rosso.
Tre nastrini dello stesso colore vengono distribuiti ai fedeli e intrecciati tra le dita dello stesso busto reliquiario di San Filippo.
Rappresenterebbero simbolicamente i fili della barba con cui il Santo legò il demonio, secondo la leggenda popolare.
Vengono anche detti "misure" poiché corrispondono alla stessa altezza del Simulacro (1 m circa).
Sull'origine e sulla simbologia di tali colori sono attribuite diverse interpretazioni. Secondo una di queste il colore verde rappresenterebbe la speranza, il giallo la luce di Cristo e il rosso il fuoco dello Spirito Santo.
Un giorno UNICO, un momento che lega Fede, Tradizione, Storia e Folklore.
CAPITOLI VIDEO
00:00 Introduzione
00:14 Il Fercolo è alzato
00:29 Uscita del Fercolo dalla Chiesa del Ss. Crocifisso
00:56 Inizio Calata di San Filippo
02:04 Prima curva
02:30 Passaggio accanto Chiesa del Carmine
03:03 "Porta delle Rose"
03:36 Torretta
03:48 Curva "Pericolosa"
04:13 Caduta Fercolo sul lato destro
04:23 Il Fercolo riprende la corsa
05:38 Arrivo del Fercolo alla "Prima Croce"
06:38 San Filippo è rivestito del Suo "oro"
06:51 Il Fercolo viene sollevato
07:01 Discesa del fercolo nel centro abitato
07:20 Passi indietro del fercolo
07:37 Arrivo del fercolo in piazza
08:05 Ingresso del fercolo in Chiesa Madre
08:42 Il fercolo viene poggiato sui cavalletti
08:51 Inquadrature sui portatori
09:03 Finale video
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